Cronaca

Settimana corta, Fossati risponde a Rossetti: “E dove sono i 30 milioni che la Regione deve alla Provincia?”

piero fossati

Genova.“Per fortuna è assessore pro tempore della Regione Liguria, perché con la sua posizione sulla settimana corta nelle superiori non credo potrebbe svolgere lo stesso ruolo nella stragrande maggioranza dei Paesi Europei dove il sabato a scuola, dal Belgio al Regno Unito, dalla Francia ai Paesi Bassi, dalla Spagna all’Irlanda, dalla Svezia al Portogallo, dalla Danimarca alla Finlandia”. E’ la risposta al vetriolo che il commissario straordinario della Provincia di Genova riserva a distanza di poche ore alla presa di posizione dell’assessore regionale Pippo Rossetti sull’eliminazione delle lezioni al sabato.

“L’assessore Rossetti – continua Fossati – non perde occasione di ripetersi sull’argomento, ma a questo punto sono molto preoccupato per la sua memoria, perché forse non ricorda che aspettiamo dalla Regione Liguria almeno 30 milioni, l’ammontare delle somme che negli ultimi tre anni non ci ha più versato per tutte le funzioni delegate che abbiamo svolto, obbligandoci a sostenerle, con sacrifici pesantissimi, con il nostro bilancio peraltro sottoposto a tagli drammatici anche dalla spending review nazionale”.

Piero Fossati che da due anni e mezzo guida da commissario la difficilissima rotta della Provincia di Genova non ha preso evidentemente bene le nuove critiche dell’amministratore regionale sulla settimana corta nelle superiori, “una scelta purtroppo per noi obbligata per fronteggiare i rischi di dissesto, come molte altre compresi i sacrifici economici per i lavoratori dell’ente che ringrazio per la loro consapevolezza e forte sensibilità di fronte a un momento così difficile per le risorse dell’ente, proprio mentre si avvia la sua trasformazione in Città Metropolitana. Se avessimo ricevuto i 30 milioni dovuti dalla Regione, oltre a non modificare gli orari
scolastici avremmo potuto sostenere molti interventi necessari sul territorio che invece ora dobbiamo fare con il contagocce selezionando
quelli di estrema urgenza. Mi aspetterei da amministratori di grande esperienza e competenze un uso più misurato delle parole e dei giudizi e una riflessione più approfondita e ponderata sulle vere poste in gioco, per i servizi ai cittadini e per tutto il territorio”, conclude il commissario straordinario.

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