Bogliasco. Rifinitura e consueta conferenza stampa a tre per la Sampdoria, prima di partire per la trasferta contro il Sassuolo. In un certo senso sarà la partita della verità, con i blucerchiati chiamati a confermarsi dopo la bella prova contro il Torino.
Ecco allora un Sinisa Mihajlovic, come al solito determinato, caricare l’ambiente, ricorrendo a qualche metafora “animalesca”: “Il messaggio che voglio passare ai giocatori è che indipendentemente dall’avversario dobbiamo fare il nostro gioco. A volte è più facile abbattere un toro che colpire un’ape, come dico sempre. Il Sassuolo vorrà fare bene davanti ai propri tifosi, noi dobbiamo giocare con intensità e l’atteggiamento giusto. La cosa che non mi è piaciuta in settimana è che non siamo stati cattivi sotto porta”.
E poi ancora: “Mi sto accorgendo che stiamo diventando una squadra, parlando con i ragazzi. La partita di domenica l’abbiamo gestita bene, anche quando eravamo in difficoltà siamo sempre stati compatti, come squadra. Dobbiamo lavorare ancora tanto, ma promette bene. Se dovessi paragonare questa squadra ad un animale? Spero domani di avere undici leoni. Poi abbiamo un Toro, una bestia come Okaka e poi comunque abbiamo anche il Viperetta”.
Ecco poi Daniele Gastaldello e Angelo Palombo. “Non mi aspetto nulla da loro. Mi aspetto – ha spiegato il capitano – tanto da noi. Dobbiamo pensare a noi stessi e continuare quello che di buono stiamo facendo”. “Abbiamo – ha continuato Palombo – la mentalità per pensare prima a noi stessi. Dovremo fare la partita e avere lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto con il Torino e nelle precedenti partite”.
Nel finale palla di nuovo a Mihajlovic e al derby che si avvicina: “Con ritiro o senza ritiro ci penserò io – ha assicurato – a tenere alta la concentrazione. Sono ragazzi intelligenti e grandi professionisti. In campo dovremo dare tutto quello che abbiamo dentro”.