Liguria. L’estate sta per finire e riparte la campagna elettorale di Federico Berruti, sindaco di Savona, verso le primarie che stabiliranno il candidato Pd alla poltrona di presidente della Regione.
Berruti ha fatto visita al sindaco di Albenga Cangiano cogliendo come occasione la rediviva Festa dell’Unità: e il ritorno alle origini per il nome dell’ex Festa Democratica è visto con favore dal primo cittadino savonese. “Io credo che Renzi, come tutti coloro che non hanno ‘complessi’, faccia scelte che forse noi avevamo paura di fare – dice – L’adesione al partito socialista europeo, così come ritornare al nome Festa dell’Unità, sono due scelte belle e naturali di chi non ha paura di rivendicare una grande tradizione politica pur essendo capace di guardare al nuovo. Tutto deve cambiare, tranne i valori”.
Finite le ferie, la testa torna alle primarie. Con una novità: le voci sulla possibile discesa in campo del ministro Andrea Orlando. “Io non so cosa farà il ministro – schiva le domande Berruti – So però cosa fa: il ministro della Giustizia del ‘mio’ governo, e per questo lo sostengo. A lui poi sono molto legato, è un uomo che stimo ed è anche un amico. Sta affrontando la riforma più delicata, quella della giustizia: la riforma di quella civile è una di quelle che può aiutare l’Italia ad attrarre investimenti privati, soprattutto dall’estero. Quindi Orlando è l’uomo che in questo momento ha una delle responsabilità più importanti del governo, per il futuro dell’Italia: a lui esprimo grande sostegno e auguro ogni successo”.
Resta da vedere cosa intenderà fare dopo: “Io credo che lui, in ogni caso, debba essere uno dei protagonisti del cambiamento in Liguria – commenta Berruti – In questi anni lui non ha dissimulato la convinzione forte che in Liguria ci voglia un profondo rinnovamento delle politiche della Regione, quindi penso e spero che sarà un protagonista di questo cambiamento”.
Martedì il secondo confronto con Raffaella Paita. “Sarà molto blindato, mi dicono ci saranno regole ferree – annuncia Berruti – temo sarà soporifero, cercheremo di evitarlo. Io non ho trovato francamente il primo così cruento come è stato raccontato… Credo che il confronto debba essere non aspro, però sincero. Abbiamo scelto le primarie non perché siamo uno contro l’altro, ma perché vogliamo prepararci al meglio per la competizione vera che poi è quella delle elezioni: come si fa quando una squadra si allena per il campionato, bisogna che l’allenamento sia faticoso”.
“E’ faticoso confrontarsi tra compagni di partito – continua il sindaco di Savona – mette anche un po’ in imbarazzo i militanti, che rimangono ‘scioccati’ vedendo esponenti del proprio partito che si contrappongono: è però un esercizio positivo se ci consente di arrivare più forti alle elezioni, con dei candidati selezionati dagli elettori ed un programma e una linea politica che poi ci consentono di vincere e di governare”.
In chiusura c’è il tempo per dare uno sguardo verso Piaggio, che da questa settimana inizierà l’avventura a Villanova d’Albenga: “Certamente Piaggio e Ansaldo Energia sono i due episodi di trasformazione positiva dell’industria ligure ai quali guardare – è il commento di Berruti – Per quanto riguarda Piaggio io credo che questo territorio saprà cogliere l’opportunità nel migliore dei modi: è un territorio dotato di servizi importanti, nel quale, per chi vorrà, è anche piacevole vivere. Capisco la ferita per Finale e per la sua storia, tuttavia oggi dobbiamo essere consapevoli che per trattenere l’industria nel nostro territorio bisogna che le fabbriche siano moderne, quindi ci vogliono aree adatte. Questo connubio con l’aeroporto è certamente uno degli elementi che ha consentito di trattenere Piaggio”.