Lettera al direttore

Movida centro storico, Assest scrive all’istituzioni: “E’ sempre peggio, mantenete gli impegni”

Genova. Cercando Genova su Wikipedia si trova: La Superba, La Dominante, di cui abbiamo traccia nei magnifici palazzi dei Rolli siti dichiarati Patrimonio dell’Unesco.
Oggi pur mantenendo la sua tradizione industriale è un affermato centro turistico. E oggi quale è il futuro di questa città? Esiste un programma? Ne dubitiamo.
Come è noto i turisti, specie stranieri,vanno nelle Città Italiane per visitare principalmente i centri storici, ricchi di arte e cultura.
Questa è invece la fotografia del nostro Centro storico, nella realtà di tutti i giorni. Ormai da anni tentiamo un dialogo con le istituzioni, con civiltà e impegno, per ragionare insieme e trovare soluzioni ai problemi, organizzando assemblee pubbliche sempre affollate invitando tutte le istituzioni.

Si sono svolte anche manifestazioni, sempre con grande partecipazione della cittadinanza. Tutto questo nel tentativo di segnalare che nella parte del centro storico interessato dal fenomeno della movida orma le cose hanno preso una piega insostenibile. La cosiddetta movida ormai si protrae tutte le sere della settimana, con risultati catastrofici per la salute sia dei residenti che dei giovani “movidari”. I ragazzi non si limitano a bere (troppo…) ma gridano, cantano, percuotono le saracinesche, giocano a pallone, suonano tamburi, si chiamano a voce spiegata da una strada all’altra. Tutto ciò fino alle prime luci del mattino, quando la gente che va a lavorare presto trova ancora personaggi in stato confusionale che si aggirano per le strade.

La qualità dei locali è scesa sempre più in basso, con la presenza di bar che hanno il solo scopo di vendere chupiti a 1 euro, e vari negozi di vicinato che vendono liberamente alcol a minorenni e ubriachi: ormai la gente normale preferisce andare altrove, con grave danno per i locali più seri sia bar che ristoranti.
A questo si aggiunge anche lo spaccio di droga. Senza contare le ormai frequenti risse, dove sono comparsi bastoni e armi da taglio. Tutto questo reca grave danno della salute di tutti: al quartiere in generale, ai residenti a cui impedisce di dormire, agli stessi giovani dediti solo all’alcol e allo sballo.

Nonostante i reiterati appelli, nulla è cambiato e abbiamo visto solo peggiorare la situazione. Riteniamo le istituzioni, tutte, responsabili del degrado del nostro centro storico, trasformato nel paradiso notturno degli alcolisti, dei tossici e dei teppisti.
Siamo ancora qui a chiedere di ripristinare e mantenere l’ordine e proteggere la salute dei cittadini. Ricordiamoci a proposito l’alluvione del 4/11/11 che ha provocato 6 vittime anche a causa di mancanza di programmazione e pronto intervento da parte delle istituzioni che ne avevano competenza e responsabilità.
Attendiamo una delibera comunale che dovrà dettare nuove norme per per gli esercizi pubblici.
Chiediamo all’amministrazione della città di mantenere fede agli impegni presi nella numerosa assemblea pubblica di Martedì 25 Giugno 2014 in S. Maria di Castello. Intanto la delibera promessa entro l’estate non è stata emanata né se ne vede traccia all’orizzonte;
così come del coinvolgimento dei residenti prima di prendere decisioni definitive.

La tattica del “laissez faire” seguita fino ad ora ha prodotto solo disastri, senza rivalutare il centro storico e abbandonandolo nelle mani di gruppi di potere senza scrupoli, il cui unico fine è il guadagno.
E’ tempo che la politica si adegui ai bisogni dei cittadini. La lettera è condivisa dall’Osservatorioprègramsci che ringraziamo per il suo appoggio.

ASSEST – Associazione Centro Storico Est a nome dei cittadini del Centro Storico Est

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