Economia

“Mille posti di lavoro in meno in un anno e le Grandi Opere non ci aiuteranno”. Edilizia in crisi nera: lavoratori in piazza

Genova. Non in cantiere, ma ancora in piazza. Dovrebbero essere impegnati a lavorare sui ponteggi e invece si ritroveranno tra poco in piazza De Ferrari a Genova, perché tanti, troppi di loro il lavoro lo hanno perso. Sono gli edili che scendono di nuovo in strada per protestare davanti alla Regione Liguria.

“La crisi che ha travolto il settore dell’edilizia e delle costruzioni – scrivono Fillea Cgil – Filca Cisl e Feneal Uil – non sembra arrestarsi. Da gennaio 2008 a giugno 2014 si sono persi circa la metà delle ore lavorate e del numero degli operai attivi in cassa edile. Sono circa 1000 i posti di lavoro persi a livello provinciale nell’ultimo anno, oltre il doppio se si considera il livello regionale. Il ricorso agli ammortizzatori sociali è incrementato in maniera esponenziale”.

Serve un cambio di passo per un settore in crisi nera. I sindacati ribadiscono “la necessità di investire risorse nel settore per rilanciare economia ed occupazione. Invece dei 3,89 miliardi di euro previsti dal Decreto Sblocca Italia per aprire cantieri solo una parte irrisoria pari a 296 milioni di euro a livello nazionale saranno effettivamente spesi entro il 2015”.

Una situazione cui nemmeno le grandi opere potranno, secondo i sindacati, dare fiato: “Un dato su tutti: le importanti e necessarie grandi e medie opere che interessano la nostra città e la nostra Regione purtroppo non vedono l’impiego di manodopera locale. Per queste motivazioni i sindacarti genovesi chiedono alla Regione un ulteriore impegno concreto per dare opportunità e lavoro ai tanti lavoratori edili in attesa di occupazione”.

“L’edilizia – concludono Cgil, Cisl e Uil – può e deve rappresentare il volano della tanto auspicata ripresa mediante interventi mirati di riqualificazione dell’edilizia pubblica non residenziale (ospedali, scuole) e residenziale, riqualificazione delle periferie, cantierare le opere finanziabili nonché la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico”.

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