Genova. “Senza l’art.18 sarà più facile licenziare, non assumere. Vogliono che i lavoratori siano tutti precari e ricattabili, non vogliono nuova occupazione, ma solo tanta flessibilità”. Anche la Fiom genovese chiama alla mobilitazione, in vista della manifestazione nazionale prevista a Roma il prossimo 18 ottobre contro i provvedimenti contenuti nel Jobs Act e in particolare la riforma dell’articolo 18.
“Il Governo Renzi e la sua maggioranza, andando ben oltre quanto realizzato dal governo Berlusconi – scrive il sindacato genovese dei metalmeccanici – si appresta a cancellare interi articoli dello Statuto dei Lavoratori provocando il peggioramento dei diritti, delle tutele e della dignità di tutti i dipendenti nei luoghi di lavoro. Se il testo votato dalla commissione parlamentare diventerà legge, i lavoratori licenziati ingiustamente non potranno più riottenere il proprio posto di lavoro ma solo un indennizzo economico ed insieme a ciò in tutti i luoghi di lavoro sarà possibile il demansionamento e il controllo a distanza e di tutti i lavoratori”.
“Il Governo non difende chi lavora o chi un lavoro lo cerca, ma difende gli interessi delle imprese che di fronte alla crisi chiedono più flessibilità, precarietà e minori salari. È il momento di mobilitarsi, un lavoro senza diritti è un ritorno all’800”, annuncia poi la Fiom nel volantino distribuito questa mattina nelle fabbriche genovesi.