Genova. “Non abbiamo grandi strumenti, tocca al parlamento intervenire”. Francesco Oddone, assessore allo Sviluppo Economico, risponde al j’accuse di Ascom Confcommercio Genova contro la Tari, e l’annunciato ricorso al Capo Capo dello Stato firmato da cento associati contro il “salasso”, minacciando inoltre nuove proteste e azioni legali contro Comune e Amiu. “Mi rendo perfettamente conto che la Tari è un peso non indifferente per gli operatori economici genovesi che fanno miracoli per sopravvivere – ha detto Oddone a fine giunta – ma dal livello centrale dello Stato non abbiamo il minimo supporto per dare grandi aiuti, ci proviamo sempre”.
Ascom chiede un cambio di rotta a Tursi: calcolare la Tari non più a metro quadro ma in base agli incassi effettivi, dal momento che “le tasse continuano ad aumentare, i fatturati si dimezzano e se continua così, qui chiudiamo tutti”, l’attacco del presidente Alessandro Cavo.
“Negli scorsi mesi dal confronto con le associazioni di categoria il Comune ha preso l’impegno di fare il massimo sforzo
per non portare ad aumenti Tari rispetto al 2013, dovremmo aver raggiunto l’obiettivo, – ha poi sottolineato – mi rendo conto che è una fase difficile per l’economia in cui dovremmo riuscire a calmierare questo tipo di imposizione, ma il contesto è nazionale, noi come Comune cerchiamo di fare tutto il possibile per tenere insieme le diverse partite, i dati sulle aperture e chiusure non sono per
nulla incoraggianti, ma non abbiamo grandi strumenti, tocca al parlamento intervenire”.