Economia

Esaote, a Roma vertice-chiave . Baucia (Fiom): “Rilancio parte da prodotti, non da spacchettamenti”

corteo esaote cornigliano

Genova – Nulla di fatto dall’incontro che ieri pomeriggio nella sede genovese di Confindustria ha messo di fronte allo stesso tavolo ancora una volta azienda e sindacati alle prese con la delicata vertenza Esaote. “Abbiamo approfondito le rispettive posizioni, ma l’azienda resta ferma sul suo piano industriale” spiega Andrea Baucia, rsu Fiom Cgil.

Un piano che prevede esternalizzazioni, 76 esuberi tra Genova e Firenze e il ricorso alla cassa integrazione per 120 dipendenti. Le prime 53 lettere di cassa erano arrivate già a luglio: “Oggi sono rientrate 18 persone, tutte inserite nel reparto della produzione, per svolgere il picco di lavoro che è arrivato in questo periodo” spiega Baucia.

Se i sindacati hanno spiegato ancora una volta come spacchettamenti e newco non possano essere considerate un piano di rilancio ma al contrario mettano a rischio il futuro di un’azienda che è oggi fiore all’occhiello del settore biomedicale, i vertici aziendali. accompagnati dai consulenti per il personale e l’industria Attila Carrara e Maurizio Campadese, hanno ribadito la necessita di mettere in sicurezza l’azienda.

Intanto Esaote ha licenziato in questi giorni 9 dirigenti, 6 a Genova e 3 a Firenze. “In alcuni casi – spiega Baucia – si tratta di dirigenti di grande valore che sono stati licenziati in tronco, ennesima scelta molto preoccupante”. Il confronto ora si sposta nuovamente a Roma dove domani pomeriggio si svolgerà un vertice nella sede del ministero dello Sviluppo economico.

I lavoratori genovesi hanno proclamato otto ore di sciopero. Le altre forme di protesta sono sospese fino all’incontro di domani: “Porteremo a Roma gli approfondimenti che abbiamo raccolto e che dimostrano che l’azienda si rilancia solo puntando sui prodotti” dicono i sindacati. “Il governo dovrebbe fare all’azienda delle proposte. Aspettiamo e vediamo”.

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