Città metropolitana, Gioia: “Diamo i contenuti a un contenitore ancora vuoto”

Alfonso Gioia

Genova. “È indispensabile riempire in tempi rapidi e certi, con una strategia unitaria e definita, il contenitore ancora vuoto della città metropolitana, che finora ha suscitato un dibattito quasi esclusivo su possibili alleanze, spesso finalizzate a una mera spartizione di posti in consiglio, esattamente l’opposto di quanto oggi interessi ai cittadini”. Così Alfonso Gioia, capogruppo UdC in Comune a Genova, e candidato nella lista Comuni e Comunità nelle elezioni di secondo livello che si terranno domenica 28 settembre a Palazzo Spinola a Genova.

L’ex presidente del consiglio provinciale insiste sul ruolo prioritario di una programmazione di interventi in tre aree essenziali. “Ci sono ancora troppi punti interrogativi su come dovrà essere riorganizzata la rete della Formazione e dei Centri per l’impiego – dice Gioia – strumento importante, che negli ultimi anni non ha dato risposte adeguate alla ricerca occupazionale dei genovesi e che pertanto va rivisto ed efficientato senza “amputazioni” frettolose con tagli lineari indiscriminati. Il ruolo dei Cpi va sicuramente rivisto, ma deve mantenere un’adeguata presenza sul territorio: concentrarne la presenza solo nel capoluogo, per esempio, contribuirebbe a una resa ancor meno efficace nell’incontro domanda-offerta, scoraggiando le piccole imprese a cercare addetti attraverso i Cpi del territorio e nel contempo i disoccupati genovesi a rivolgervisi per trovare un lavoro.

Il secondo passaggio che riteniamo fondamentale è l’efficientamento dei servizi al cittadino: non si può prescindere da un serio riordino delle partecipate che deve coinvolgere in primis le società di cui il Comune capoluogo Genova è azionista, purtroppo ancora lontano da compiere una razionalizzazione efficace tra le sue controllate. Tra i servizi da migliorare, se vogliamo che davvero la città metropolitana non resti un ente astratto e vuoto, c’è sicuramente il trasporto pubblico, in vista anche della nascita effettiva, nel 2015, dell’Agenzia unica di trasporto. I collegamenti dell’entroterra e nell’entroterra hanno subito negli anni gravissimi tagli: la sfida dell’unico gestore, se vinta sul piano della programmazione, può diventare un valido strumento per far uscire dall’isolamento zone, quasi dimenticate, del nostro entroterra e diventare un volano anche per il turismo che oggi ha un epicentro importante nella zona dell’Acquario di Genova.

Il terzo punto costituisce il punto di partenza imprescindibile per ogni azione della nuova città metropolitana: la trasparenza, la consultazione immediata di tutti gli atti e un taglio netto alla burocrazia. Informare con chiarezza e immediatezza tutti i cittadini e gli amministratori del territorio, oltre a essere un dovere per ogni Ente, è l’unica strada da percorrere per instaurare un dialogo fattivo con i territori e quindi prendere decisioni che rispondano alle vere istanze dei cittadini”.

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