Cronaca

Amianto, lavoratori in Regione. Vesco: “Chiediamo atto di responsabilità al Governo”

Vesco

Regione. “Chiediamo un atto di responsabilità al Governo e a tutti i gruppi parlamentari per avere la certezza che l’emendamento per il riconoscimento dei benefici per i lavoratori esposti al rischio amianto diventi una norma di legge e sani così una volta per tutte la vicenda amianto a Genova”. Lo ha detto l’assessore al lavoro della Regione Liguria Enrico Vesco al termine dell’incontro in consiglio regionale con una rappresentanza di lavoratori e sindacati che attendono da anni il riconoscimento dei benefici.

“Fin dall’inizio come Regione Liguria abbiamo seguito la vicenda dei benefici per l’esposizione all’amianto – ha spiegato Vesco – sono stati aperti molti tavoli con quattro sottosegretari e anche col Ministro, tanto che è diventata una questione imbarazzante. Ora serve una soluzione politica che chiami in causa il Governo e i capigruppo di tutti i partiti sia alla Camera che al Senato per approvare definitivamente l’emendamento, precedentemente bocciato in Commissione, in cui si restituiscono le certificazioni a tutti i lavoratori interessati, attraverso la legge Finanziaria”.

Solo così secondo Vesco, chiedendo un atto di responsabilità all’esecutivo e ai gruppi parlamentari, si potrà avere la certezza che il testo in questione diventi una norma di legge. L’emendamento in questione riguardarebbe circa 800 lavoratori che sono stati esposti al rischio amianto, lavorando in varie aziende liguri e oggi chiedono di poter accedere ai benefici previdenziali previsti e il riconoscimento dei loro diritti.

“Oggi ci è stato lanciato un grido d’aiuto e noi abbiamo il dovere di raccoglierlo”, ha detto il capogruppo Pd Nino Miceli dopo l’incontro con i lavoratori per la vicenda amianto. “Per questo ci faremo promotori di un incontro urgente con il ministro Poletti,
i parlamentari liguri e le segreterie dei partiti per rappresentare il problema a chi può effettivamente risolverlo. Inoltre, a sostegno di questa richiesta, il Consiglio si è impegnato a stendere ed approvare una mozione che contenga scadenze certe e una bozza di emendamento alla normativa nazionale, in modo da dare al documento una duplice valenza politica e operativa. Il nostro auspicio e impegno – ha concluso Miceli – e’ di risolvere il problema una volta per tutte”.

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