Sport

Allarme sedentarietà, il Panathlon International di Rapallo in prima linea: “Divulgare la cultura sportiva fra i giovani”

Panathlon International Rapallo

Rapallo. Oltre 25 milioni di persone sono completamente inattive. “Gli Italiani? Sono 60 milioni”. È l’adagio che sentiamo ripetere quando si parla di calcio. Una vulgata che dimostra l’amore per il football e lo sport in generale. In realtà, purtroppo, secondo alcune ricerche, come “Lo Sport in Italia”, realizzata dal Coni, e l’Indagine multiscopo sulle famiglie, “Aspetti della vita quotidian”», condotta dall’Istat – su quasi 59 milioni di italiani oltre i 3 anni, quattro su dieci sono solo “commissari tecnici”: dalla poltrona di casa, però. L’Italia non è solo calcio. È pallavolo, atletica, tennis, basket, scherma e tanto altro: 45, per essere precisi, sono le Federazioni sportive nazionali.

Il Panathlon International di Rapallo, nelle sue molteplici attività di promozione della cultura sportiva, enfatizza da sempre tutti quegli aspetti di tipo sociale diventando il portavoce della buone abitudini e dell’educazione sportiva. Uno degli obiettivi principali dell’ente è proprio quello di sensibilizzare i genitori, le scuole, le società sportive a insegnare ai propri ragazzi l’importanza di fare sport sia per un motivo di socializzazione ed integrazione, che per l’influenza che ha lo sport sul corpo a livello di salute.

Un’ importante approvazione giunta all’unanimità a seguito del Congresso Internazionale di Maggio avvenuto a Rapallo, ha dato vita alla diffusione e concretizzazione della nuova “Carta dei doveri del genitore dello sport”, che si aggiunge alle altre carte fondamentali alle quali si ispira l’azione educativa del Panathlon tra i giovani.

“Il ruolo dei genitori è fondamentale per giungere ad una equilibrata azione educativa, di concerto con gli insegnanti, gli allenatori e gli altri attori che intervengono nel processo formativo – dice il Presidente Internazionale Giacomo Santini- Troppo spesso si sentono criticare genitori che non tengono conto dei valori morali dello sport, privilegiando quelli materiali ed i risultati agonistici. Per il Panathlon International sarebbe importante che tutti adottassero queste linee guida, per garantire ai giovani una realtà sportiva pulita e sana fondata sul gioco, lealtà e condivisione”.

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