Politica

Legge elettorale regionale, Capurro e Chiesa: “Stop all’inciucio se ne riparla a settembre”

ezio chiesa armando capurro giorgio costa
Foto d'archivio

Regione. “Biasotti in zona Cesarini ha finito per condividere in buona parte le nostre argomentazioni non a caso all’inizio di seduta, quando Edoardo Rixi (Lega Nord) ha chiesto all’assemblea di esprimersi sulla pregiudiziale senza esitazione abbiamo votato a favore; la proposta di legge in discussione, infatti, è decisamente incostituzionale e rischiava di essere impugnata alla Corte Costituzionale”.

Lo stop all’inciucio arriva anche dal gruppo Misto, con le voci soddisfatte di Armando Ezio Capurro e Ezio Chiesa che avevano già espresso in Commissione numerose perplessità ed oggi erano pronti a presentare una serie di emendamenti alla proposta di legge che tenessero conto dei rilievi fatti in passato dalla Corte Costituzionale.

“Il testo in discussione prevede un premio di maggioranza eccessivo – continuano Capurro e Chiesa – basti pensare che di fronte a quattro schieramenti, se il primo ottenesse il 26 % vedrebbe raddoppiati i seggi ottenuti dall’esito delle urne”.

Non a caso uno degli emendamenti presentati da Capurro e Chiesa prevede che, nel caso nessuna delle coalizioni a sostegno dei candidati presidenti raggiunga la soglia del 40%, si torni a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati presidenti che al primo turno hanno attenuto il maggior numero di voti.

Per quanto riguarda la preferenza unica bisogna inoltre valutare attentamente la possibilità di prevedere la doppia preferenza di genere.

“Purtroppo i consiglieri del partito di maggioranza, troppo frettolosamente hanno voluto licenziare il provvedimento in commissione senza interloquire con le varie forze che la compongono, finendo così per fare oggi una brutta figura in aula”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.