Genova. Casello A12 di Genova Est, svincolo in entrata, quattro di pomeriggio, un’autoambulanza si schianta contro il casello, l’autista è in stato di ebbrezza alcoolica.
Questo il quadro che si è presentato mercoledì pomeriggio agli uomini della Polizia Stradale di Genova Sampierdarena quando sono intervenuti su un incidente al casello di Genova Est. Le segnalazioni parlavano di un’autoambulanza già presente sul posto, ma gli agenti mai avrebbero immaginato che fosse proprio quel mezzo il protagonista del sinistro.
Il milite, nato nel 1986 e residente nel ponente genovese, era alla guida dell’autoambulanza di una Onlus cittadina. Stava accompagnando un anziano presso uno studio medico e, malgrado questa responsabilità, guidava quel veicolo in stato di ebbrezza alcolica. Gli agenti infatti, una volta giunti sul posto, lo hanno invitato a soffiare nell’etilometro che ha restituito un valore di alcol nel sangue al limite del coma etilico: 2,27 grammi/litro (Il limite legale è 0,5 grammi/litro).
Così, mentre un’altra ambulanza soccorreva l’anziano trasportato sul sedile del passeggero che nell’urto, non indossando le cinture di sicurezza, era finito contro il parabrezza, il milite è stato accompagnato in caserma a Sampierdarena.
Qui sono saltati fuori una serie di precedenti specifici ai quali si è aggiunta una nuova denuncia per guida in stato di ebbrezza. A suo favore, però, il fatto che la norma non inquadra l’autista di un’autoambulanza tra i cosiddetti conducenti professionali, come i tassisti o gli autotrasportatori, per le quali il limite di alcol nel sangue è invece 0,00 g/l.
Il 28enne alla fine ha dichiarato di volersi assumere tutta la responsabilità dell’accaduto, questo prima di addormentarsi su una panca della sala d’aspetto.