Liguria. Un’altra Maturità se ne va e ragazzi devono fare i conti con scelte cruciali per la loro vita. In un momento particolare di crisi economica risulta fondamentale, per i giovani, scegliere nel modo giusto il proprio percorso futuro, guardando con lungimiranza alle professioni più solide e che avranno il maggiore sviluppo nei prossimi anni. Sono gli anni della comunicazione, della pubblicità, delle nuove lauree, ma sembra proprio che i ragazzi liguri tirino dritti per la propria strada e che sappiano il fatto loro per quanto riguarda gli anni a venire.
Turismo, commercio e agricoltura sono i capisaldi occupazionali della regione, ma le professioni che attraggono i giovani sono soprattutto altre. Questi settori, sempre più spesso, vengono considerati come un “ripiego” stagionale, utile a mettere da parte qualche risparmio, ma non qualcosa su cui porre le basi per l’avvenire.
I dati Istat parlano chiaro: la maggior parte (902) degli studenti liguri, alla fine delle scuole superiori, scelgono la facoltà di Ingegneria. Una laurea che, a detta di esperti e professori, si sta rivelando come l’investimento più sicuro per il futuro e i nostri ragazzi sembrano saperlo bene. Insomma, una regione di ingegneri?
Non solo. Al secondo posto della graduatoria stilata dall’Istat, per numero di iscritti, risulta esserci un’altra delle facoltà più solide del panorama universitario e professionale: Medicina, con ben 800 iscritti.
Al terzo posto, con 677 iscritti nel 2011, troviamo le facoltà di carattere economico-statistico. Seguono Architettura, Scienze Politiche e Sociologiche e, soltanto più indietro – a sorpresa – Giurisprudenza.
Liguri, un popolo di futuri ingegneri, medici ed economisti?