Cronaca

Ragazza disabile resta incinta e abortisce in casa: indagato il padre

ambulanza

Genova. Il padre di una giovane disabile psichica è indagato dalla procura di Genova con l’accusa di abbandono di disabile dopo che nei giorni scorsi è stato accertato che la ragazza, poco più che ventenne, ha avuto un aborto spontaneo nella casa dove vive col genitore.

Ma chi ha fatto nascere quella gravidanza? Gli inquirenti verificano tutti i particolari di questa storia, e non escludono che tutto possa essere maturato tra le mura domestiche dove vivono lei, la giovane disabile, e lui, il padre, un infermiere.

La storia emerge dopo che viene scoperto l’aborto. Aborto che avviene a casa, in maniera spontanea. E’ il 30 giugno scorso, la visita di routine delle assistenti sociali porta alla luce il dramma della ragazza. Scatta la segnalazione, e la polizia fa un sopralluogo nell’appartamento: la storia si consuma in un centro del Levante Ligure, la ragazza porta i segni di un aborto spontaneo più altre patologie riconducibili a problemi cardiaci. Nell’appartamento, tra sporcizia e fetore, decine di riviste pornografiche.

Una prima ricostruzione dei fatti da parte degli inquirenti accerta che la giovane era al sesto mese di gravidanza e che l’aborto sarebbe avvenuto circa 10 giorni prima del 30 giugno nell’appartamento e che sarebbe stato il padre ad aiutare la giovane. “Io stesso ho buttato via la placenta”, racconta agli inquirenti, non riuscendo tuttavia a chiarire che fine abbia fatto il feto che nessuno riesce a trovare: neppure i vigili del fuoco che hanno controllato canali e condotte della zona.

Le indagini sono difficili e vanno condotte con grande sensibilità: il lavoro degli investigatori non è aiutato dallo stato di salute della ragazza e dai racconti confusi del padre. Indaga la procura di Genova: per ora l’unico reato ipotizzato per il padre è quello di aver lasciato da sola la giovane figlia e che in quel frangente qualcuno abbia approfittato di lei mettendola incinta.

Restano però forti, comunque, i sospetti che la vicenda possa essersi consumata interamente in famiglia e tra le mura domestiche. Nei prossimi giorni, quando cioè la ragazza si riprenderà, sarà sentita e forse si riuscirà a sapere chi incontrava.

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