Busalla. Ieri sera sono arrivati 31 profughi all’exx ospedale Frugone, quindi slittano ancora i lavori per la realizzazione della Rsa. “Il tempo è scaduto. Per rilanciare la sanità di vallata non servono più incontri e mediazioni: la posizione dei sindaci della Valle Scrivia – e del Partito Democratico di valle – è chiara ed è stata espressa in un documento che ha trovato il consenso di tutto il territorio”, si legge in una nota.
“Non servono passi indietro, titubanze e tanto meno le giravolte di chi, per anni, ha impedito il raggiungimento di un risultato minimo aprendo le porte all’ennesimo utilizzo improprio del Frugone – osserva Giuliano Zorzan, segretario del Pd di Busalla –. Quello che serve, ora, sono le autorizzazioni comunali per l’agibilità della struttura, il rapido avvio dei lavori e la creazione di una Rsa che dia una prima, anche se insufficiente, risposta alle esigenze dei cittadini della Valle Scrivia”.
Aggiunge Zorzan: “Tutti i soggetti coinvolti, Comune di Busalla, Distretto Socio-Sanitario, Asl 3 e Regione Liguria, devono fare da subito la loro parte: dopo anni di discussioni, impuntature, ritardi e silenzi è arrivato il momento di decidere. La contrapposizione tra la doverosa ospitalità ai migranti, per i quali era necessaria una soluzione di valle, e l’indispensabile servizio sanitario per i cittadini della Valle Scrivia, è una sciocchezza che alimenta solo le paure della popolazione e le interessate polemiche di gruppi minoritari e che non c’entrano nulla con il nostro territorio”.
Entrambe le questioni, vale a dire il futuro utilizzo dell’ex ospedale e la sistemazione dei migranti, saranno al centro di un consiglio comunale straordinario in programma domani, venerdì sera. “Una seduta che abbiamo auspicato – puntualizza Pietro Bellina, capogruppo della lista Punto a capo sostenuta dal Partito Democratico – e che costituirà l’occasione per una chiara presa di posizione sulla questione sanitaria di valle in modo che a partire da novembre, come richiesto dalla Asl e promesso dal Prefetto, abbiano inizio i lavori per la trasformazione del “Frugone” in Rsa, un primo ma fondamentale passo verso un servizio sanitario di valle efficiente ed adeguato alle esigenze della popolazione”.