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Pallanuoto, Europei femminili: l’Italia cede alla Spagna, nei quarti sfida con la Grecia

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Foto d'archivio

Rapallo. L’Italia soffre, tenta una memorabile rimonta, ma cede alla Spagna la partita per 12-8 (4-1, 4-2, 3-3, 1-2 i parziali) e il primato del girone B che avrebbe ottenuto pur perdendo di due gol. Nei quarti di finale dei campionati europei, in svolgimento alla piscina Alfred Hajos di Budapest, il Setterosa campione in carica affronterà la Grecia, terza nel girone A vinto dall’Olanda che attende la vincente in semifinale.

Le azzurre torneranno in vasca martedì 22 luglio alle ore 18. Il primo quarto di finale invece sarà tra l’Ungheria padrona di casa e la Russia, che si giocheranno la semifinale con le iberiche campionesse del mondo e vicecampionesse olimpiche.

Le azzurre, sotto anche 9-3 e 10-4, provano a ridurre il passivo raggiungendo il -3 con 3’45” da giocare e due gol consecutivi di Emmolo, autrice di quattro reti, ma poi non riescono a sfruttare l’ultima superiorità numerica (5/11) che avrebbe garantito la qualificazione alla zona medaglia, subendo il -4 nell’azione successiva, a 45 secondi dal termine e con l’uomo in meno (5/10), da Tarrago Aymerich, migliore marcatrice della partita con cinque gol. A segno per il Setterosa anche Radicchi (2), Garibotti e capitan Di Mario.

La cronaca. La Spagna aggredisce l’acqua, si muove in velocità e non lascia riferimenti alle azzurre che coprono con difficoltà gli spazi. Emmolo, servita da Frassinetti, che elude l’intervento di tre difensori, pareggia il gol di Lopez Ventosa; poi la Spagna trasforma l’unica superiorità numerica conquistata con Garcia e passa altre due volte dal perimetro coi diagonali fotocopia di Pareja e Tarrago per il 4-1. Nel frattempo l’Italia fallisce tre superiorità numeriche.

Nel secondo tempo la Spagna continua a tessere la sua trama di passaggi veloci e precisi e, soprattutto, a non fallire l’uomo in più, raggiungendo il +5 (8-3). Garibotti con una conclusione da lontano risponde a Lopez Ventosa che segna in superiorità numerica; Di Mario trasforma il rigore conquistato da Frassinetti in replica al tiro a schizzo di Tarrago Aymerich, che però poi colpisce altre due volte in superiorità numerica.

Il terzo tempo non cambia equilibri e passivo, ma almeno l’Italia si sblocca in superiorità numerica trasformando con Emmolo e due volte Radicchi tre occasioni su quattro. La Spagna segna solo a uomini pari con Garcia (9-3), Espar Llaquet (10-4, massimo vantaggio) e Miranda Dorado per l’11-6.

Il passivo condannerebbe il Setterosa al terzo posto e ad un insidioso quarto di finale con l’Ungheria padrona di casa; c’è da ridurre il gap e provare fino alla fine a raggiungere il primo posto per differenza reti. Emmolo trasforma due superiorità numeriche, mentre la difesa ne salva tre con Gorlero in evidenza (11-8).

Le azzurre sono ad un gol dalle semifinali, ma falliscono l’undicesima superiorità numerica, mentre Tarrago Aymerich, migliore marcatrice della partita con 5 gol, chiude i giochi a 45 secondi dalla fine. Alle azzurre resta l’amaro in bocca per un inizio troppo contratto e il ritorno tardivo.

“La Spagna è una squadra molto solida, campione del mondo e vice campione olimpica, con un’organizzazione di gioco collaudata. Ha disputato un’ottima partita. Noi abbiamo difeso male nella prima parte di gara, subito l’ansia del break e provato a recuperare con troppa precipitazione. Preferivamo qualificarci direttamente alle semifinali, ma il campo si è espresso diversamente. Continueremo a lavorare e speriamo di incontrare la Spagna più avanti come accaduto ai campionati europei di Eindhoven con la Grecia. Purtroppo fatichiamo ad adattarci all’incostanza del metro arbitrale. Comunque noi dobbiamo valutare i nostri errori; li abbiamo commessi, soprattutto in superiorità numerica, e li studieremo affinché non si ripetano”.

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