Genova spinge sulla differenziata, Amiu coinvolge cittadini e commercianti: “Questo non è un rifiuto”

Genova. Amiu rilancia la raccolta differenziata partendo con l’organico e una vasta campagna di comunicazione, presentata oggi, alla presenza del sindaco, Marco Doria, dell’assessore all’ambiente Valeria Garotta e di Marco Castagna, presidente Amiu.

La nuova campagna di comunicazione è dedicata alla raccolta differenziata del residuo organico, per lanciare il nuovo servizio (già partito da alcuni giorni) che sarà progressivamente esteso a tutte le utenze commerciali e a quelle domestiche di tutti i quartieri di Genova. Protagonisti indiscussi di questa prima fase saranno gli scarti di cucina (una lisca di pesce, una buccia di banana e altri) accompagnati dalla frase semplice, ma diretta: “Questo non è un rifiuto”. Un richiamo (neppure troppo velato) al celebre quadro di Magritte, ma anche un messaggio per far comprendere ai genovesi come i rifiuti debbano cominciare ad essere considerati una vera e propria risorsa.

“La direzione di marcia è netta: raccolta differenziata, riciclo dei rifiuti, progressivo superamento delle discariche, riuso dei materiali. Le linee di indirizzo per Amiu decise la settimana scorsa dalla Giunta e dal Consiglio comunale implicano azioni e scelte immediate: Amiu è già impegnata su questa strada – dichiara il sindaco – La nostra azienda ha caratteristiche e competenze industriali che la mettono in grado di offrire un servizio moderno non solo a Genova ma anche alla Città metropolitana e all’intera Regione. Una moderna politica dei rifiuti richiede un mutamento culturale tra i cittadini perché sono loro i primi protagonisti della raccolta differenziata, che non va intesa come un sacrificio o un peso in più ma come un comportamento di civiltà che conviene all’ambiente, all’economia e in definitiva al bilancio di ogni singolo contribuente”.

La campagna, nata dai creativi della Xedum Gruppo ETT di Genova, è stata scelta tra quelle inviate da otto agenzie pubblicitarie tra le più qualificate in campo ambientale.
Tutti i progetti sono stati esaminati e valutati sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo economico da una commissione, appositamente nominata nel mese di giugno, formata da rappresentanti di Amiu, del Comune di Genova, delle Associazione dei Consumatori e dell’Associazione dei pubblicitari italiani.

“Abbiamo impostato una nuova rotta. Nei prossimi mesi Amiu porterà questo tipo di raccolta differenziata in tutta la città. Ma la sfida che abbiamo davanti, quella per un nuovo ciclo dei rifiuti basato sul recupero di materia, non la vinceremo senza il coinvolgimento dei nostri cittadini – spiega l’assessore Garotta – La vera svolta al ciclo dei rifiuti si realizza nelle nostre case, facendo correttamente la raccolta differenziata. Per questo, a pochi giorni dall’approvazione della delibera di indirizzo sul ciclo dei rifiuti, partiamo con una campagna di comunicazione massiva”.

La campagna comincerà dai prossimi giorni e si svilupperà sia con i mezzi tradizionali (affissioni cittadine, pubblicità dinamiche, opuscoli informativi, brevi spot su carta stampata, emittenti televisive e radiofoniche) che con iniziative specifiche, tra cui il sito internet www.questononeunrifiuto.it, la collaborazione con i volontari “Angeli del riciclo” e un concorso dedicato alle Associazioni di volontariato dei vari Municipi.

“Dobbiamo abituarci a considerare ciò che si scarta non come qualcosa di perso per sempre, ma come una risorsa da trasformare e riutilizzare nel ciclo produttivo – sottolinea Marco Castagna, presidente Amiu – per questo motivo lo slogan della campagna verrà via via declinato anche su tanti altri materiali, che Amiu raccoglie e che cercherà progressivamente di reimmettere nel ciclo produttivo”.

Per quanto riguarda la parte commerciale, Amiu sta partendo a tappeto su tutta la città con la raccolta porta a porta. “Sulle utenze domestiche faremo una raccolta di prossimità, sostituendo il cassonetto verde con quello marrone. Al momento sono partiti i quartieri di Portoria e Carignano e a seguire Sampierdarena, Foce e Nervi”, conclude Castagna.

Tutto per permettere alle famiglie genovesi di imparare velocemente a separare correttamente i propri scarti di cucina (e, in prospettiva, a migliorare nel complesso la raccolta differenziata di tutti i materiali) con l’obiettivo di ridurre sempre più i rifiuti indifferenziati e trasformarli in risorse per la città e il territorio.

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