Genova. Il consiglio di amministrazione dell’Università di Genova ha deliberato di invitare il rettore uscente Giacomo Deferrari a modificare l’accordo di programma del 2007 con Comune di Genova, Regione Liguria e Genova High Tech per Ingegneria nel parco tecnologico degli Erzelli.
L’intesa, contestata dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, prevedeva la costruzione della nuova sede della Facoltà di Ingegneria attraverso l’acquisto di cosa futura. L’obiettivo dell’ateneo diventa quello di comprare l’area da Genova High Tech prima della costruzione.
Ma il CdA pone al rettore quattro condizioni irrinunciabili: l’acquisizione del terreno deve avvenire “al valore minore tra il costo storico d’acquisto e il medesimo valore attualizzato in base a valutazione dell’Agenzia delle Entrate ovvero al valore dell’indennità di esproprio determinata dai competenti Uffici comunali”.
Seconda: “L’acquisizione del progetto preliminare da Ght deve avvenire a titolo gratuito, costituendo alternativa
l’acquisizione autonoma del medesimo da parte dell’Università mediante le previste procedure ad evidenza pubblica”.
Terza: “Dev’esserci un’assenza di costi a carico dell’Università a titolo di oneri di urbanizzazione”. Infine “il CdA invita a svolgere opera di verifica e di stimolo nei confronti delle autorità competenti in vista della definizione e attuazione di idonee misure finalizzate a risolvere adeguatamente il problema della mobilità degli utenti”.
Insomma il problema irrisolto di come spostare con il trasporto pubblico 5.000 studenti e docenti sulla collina degli Erzelli resta. A ciò si aggiunge il parere contrario all’operazione del neorettore Paolo Comanducci, che entrerà in carica dal primo novembre prossimo, che ha l’idea di un trasferimento parziale.