Genova. Ancora una volta a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo economico, alla ricerca di un accordo che non si riesce a trovare. Continuano gli incontri per la questione dell’ex Centrale del Latte di Genova, con i lavoratori in attesa di trovare una ricollocazione.
E’ arrivata poche ore fa la convocazione per il prossimo 1 agosto. Si cercherà di capire se gli ultimi 20 lavoratori ancora in cerca reimpiego potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Tutto passa dal destino delle aree dismesse. Parmalat puntava ad una valorizzazione commerciale, il Comune ha escluso un cambio di destinazione d’uso, ribadendo più volte che il sito dovrà rimanere a vocazione industriale. Dagli ultimi incontri era emerso il possibile interessamento di un’azienda metalmeccanica e le speranze si aggrappano proprio a questa ipotesi.
Il tutto mentre il tempo stringe: allo stato attuale il limite per continuare a trattare è il 30 settembre, data in cui scadrà la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori. Da lì in poi si aprono le porte della moblità, con una disastrosa conseguenza: secondo l’accordo nazionale del luglio 2012 qualunque soggetto voglia investire nell’area deve ricollocare i lavoratori che lavoravano lì. Ma la mobilita rende non più vincolante l’accordo e una proroga della cassa integrazione straordinaria potrebbe arrivare solo ad accordo concluso, di fronte ad un progetto industriale preciso.