Genova. Una genovese di 74 anni qualche settimana fa ha seguito in televisione una trasmissione di vendita di gioielli dove il presentatore poneva in scena una sorta di lotteria in cui metteva in palio degli anelli di ingente valore ad un prezzo molto basso. La donna ha così telefonato per partecipare all’asta durante la quale avrebbe vinto 9 anelli in oro con pietre preziose. All’indomani si è presentato a casa della stessa il presentatore con al seguito gli anelli “vinti” per i quali ha preteso il pagamento di 5800 euro.
La 74enne, che ha cercato di evitare l’acquisto rivendicando la sua vincita, si è fatta raggirare rilasciando al truffatore 2000 euro in contanti e 7 assegni firmati in bianco. L’uomo si è allontanato portandosi con sé anche gli anelli oggetto dell’acquisto per metterli a misura delle dita della 74enne assicurandola che li avrebbe consegnati appena pronti. Nei giorni successivi però la donna ha ricevuto una telefonata dalla sua banca che la informava che i suoi assegni erano stati posti all’incasso per un totale di 18.000 euro.
La signora, che nel frattempo ha allertato il figlio, poco dopo ha ricevuto una telefonata da un incaricato della trasmissione televisiva che le riferiva che sarebbe passato da lei il giorno successivo per la consegna degli anelli. Ed infatti il giorno dopo si è presentato un uomo di origini napoletane di 34 anni per la consegna dei preziosi. Il figlio, per evitare una truffa, ha deciso di nascondersi in una stanza per poter ascoltare la conversazione. Il 34enne ha mostrato i nove anelli e la signora ha cercato nuovamente di evitare l’acquisto rivendicando i suoi 18.000 euro ma il giovane ha respinto la sua richiesta e per convincerla le ha proposto un ulteriore anello ed un grosso orologio in oro come omaggio.
Mentre la signora esaminava l’orologio, il 34enne ha mostrato un altro anello in oro affermando che l’orologio sarebbe stato in omaggio se avesse acquistato anche questo ulteriore monile. In tutta questa confusione il figlio ha chiamato il 113 e quando gli agenti hanno suonato alla porta il truffatore si è agitato a tal punto da rimettere in tutta fretta tutti i preziosi in un sacchetto per poi cercare di allontanarsi ma ormai gli operatori erano sulla porta e lo hanno fermato. Mentre una volante ha accompagnato in Questura il truffatore, un’altra pattuglia si è recata presso l’Associazione degli Orafi Genovesi per effettuare un controllo dei preziosi accertando che il metallo risultava essere oro e le pietre realmente brillanti ma di scarsa qualità e caratura pertanto di valore molto inferiore a quello per i quali erano stati venduti. Il 34enne è stato così denunciato per tentata truffa.