Genova. Mentre si avvicina la data dell’arrivo della Costa Concordia a Genova la Compagnia unica dei lavoratori del porto aspetta con ansia che si sblocchino le procedure autorizzative che consentano alla Culmv di lavorare allo smaltimento della nave: “Abbiamo avuto contatti con il capo commessa, cioè la San Giorgio al porto, che ci ha detto che gli serve dell’avviamento flessibile, cioè del lavoro a chiamata per le operazioni portuali di sbarco materiali” spiega il console Antonio Benvenuti. Il lavoro potrebbe richiedere a seconda delle giornate uno, dieci o cinquanta uomini: “Noi siamo disponibili e abbiamo lavoratori preparati e abituati anche a lavorare su navi in condizioni difficili. Noi siamo pronti ma vorrei che chi deve occuparsi delle autorizzazioni ci lavorasse alla svelta”.
Il Comitato portuale dovrebbe firmare le delibere autorizzative nella riunione del prossimo 31 luglio, quando probabilmente la Concordia sarà già ormeggiata alla diga del Vte: “Ci dicono che il lavoro sarà soprattutto ad agosto, ma se il capo commessa è d’accordo non capisco questo ritardo e non vorrei domani vedere lavorare altri che non han mai fatto sbarco di navi”.