Genova. Questa mattina con il posizionamento dell’ultima bitta sono praticamente terminati i lavori al Vte in vista dell’arrivo della Costa concordia, la cui partenza a causa nel maltempo potrebbe slittare a mercoledì.
Genova24 è andata a vedere i lavori da vicino, ospitata a bordo della pilotina Borea: “Sulla diga sono state posizionate 13 bitte per ormeggiare la nave – spiega il presidente dell’autorità portuale Luigi Merlo – poi sono stati disposti dei distanziatori per separare la nave dalla diga. E’ stata inoltre ristrutturata un’area adiancente al sesto bacino per poter organizzare la zona di cantiere che sarà la base operativa quando le due chiatte che faranno spola tra nave e banchina e porteranno i materiali che saranno rimossi per alleggerire la nave”. Arredi e infissi saranno quindi rimossi e destinati “in gran parte al riciclo, il resto sarà differenziato secondo le diverse tipologie e andrà in discarica”.
Conclusa questa fase, che durerà circa 4-5 mesi e consentirà al relitto di arrivare a un pescaggio di circa 15 metri si svolgerà “l’operazione di trasferimento presso le riparazioni navali. Prima la Concordia andrà nell’area dell’ex superbacino dove inizierà la fase di demolizione vera e propria con il taglio dei ponti dal 2 al 14 e l’asportazione delle parti metalliche”. Questa seconda fase durerà circa 8 mesi. Infine “la nave sarà liberata dai cassoni potrà andare nel bacino numero 4 per l’intervento finale”.
Per quanto riguarda il viaggio, che durerà circa 98 ore, la nave navigherà in alto mare fino ad arrivare al largo di Vesima dove la Concordia verrà sganciata dai rimorchiatori d’altura e agganciata a 8 rimorchiatori genovesi per essere trainata fino all’imboccatura di ponente del Vte con la prua verso Vesima. Come si è detto, è possibile che il relitto arrivi davanti al porto di notte, da quel momento all’ormeggio passeranno comunque parecchie ore.
Per studiare nei dettagli l’ormeggio della Concordia al Vte, intanto questa mattina, un ufficiale della Capitaneria di Porto insieme al capo pilota Giovanni Lettich e ai Rimorchiatori sono arrivati al Giglio e sono a bordo del Concordia “per assistere alle ultime fasi del rigalleggiamento – spiega il comandante della Capitaneria di porto di Genova Vincenzo Melone – e concordare le modalità dell’ormeggio passando sotto la lente di ingrandimento tutti gli aspetti in modo che l’arrivo avvenga in piena sicurezza, perché non bisogna dimenticare che la Concordia non ha propulsione propria e le manovre verranno effettuate dei Rimorchiatori”.
Rispetto all’ipotesi che in caso di maltempo la Concordia possa navigare vicino alla costa Melone spiega: “Si tratterà comunque di una navigazione al di fuori delle acque territoriali. e’ evidente che anche in caso di necessità non c’è alcuna possibilità che la nave possa entrare in un porto diverso da quello di destinazione, fosse solo per una questione di pescaggio, ma se ci fossero avarie o altri problemi, sarebbe più rapido un intervento esterno”