Genova. Un’operazione “pulita”, in tutti i sensi. E’ quella che ha portato la Costa Concordia dall’isola del Giglio a Genova, senza che, lo scrive l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat), in mare sia “mai stata individuata la presenza di materiali di vario genere dispersi che potessero essere attribuiti al passaggio del relitto”.
“Per concludere – aggiunge l’ente in una nota – in attesa dei responsi analitici sui campioni prelevati durante il towing, il tecnico Arpat riferisce che non si sono mai verificate situazioni di criticità organoletticamente individuabili”.
“Non sono mai stati individuati fenomeni di contaminazione visiva e/o olfattiva – conclude la nota – l’aspetto visivo delle acque, in termini di trasparenza è sempre stato molto buono. E’ opportuno anche riferire che non sono mai stati effettuati campionamenti straordinari (non previsti dal piano di monitoraggio progettato) derivanti da eventuali sospetti fenomeni di contaminazione in atto”.