Corte dei Conti: “Sì al bilancio della Regione, ma metta 194 milioni in passivo”. Rixi: “Rossetti di dimetta”

palazzo regione

Liguria. Alla fine la sezione controlli della Corte dei conti ha “parificato”, ossia ha dato il via libera, al rendiconto per l’esercizio finanziario 2013 della Regione Liguria. Non mancano però le polemiche, visto che la Corte ha escluso due voci chiedendo all’Ente di mettere a passivo complessivamente 194 milioni di euro.

Accogliendo la tesi della procura, la Sezione ha escluso dalla “parifica” 91 milioni di residui attivi e ha sancito che l’operazione di cessione di immobili a Arte (Agenzia regionale per l’edilizia) per 103 milioni “è un indebitamento”. Come aveva spiegato il procuratore “la Regione ha ricevuto da Arte oltre 103 milioni, cifra non ricavata dalla vendita dei beni immobili che sono tutti invenduti, ma dall’apertura di un credito a fronte di una garanzia ipotecaria e dall’anticipazione di cassa da parte della Regione a favore di Arte stessa”.

C’è poi il fronte delle consulenze. Per il procuratore la spesa doveva essere contenuta entro 158.390 euro, “è stata invece solo apparentemente rispettato tale limite, mentre in realtà sarebbe nettamente maggiore”. Per il procuratore, infatti, nel calcolo non sarebbero stati messe le spese per gli incarichi affidati a società in house della Regione, in virtù di una legge regionale del dicembre del 2012, che “appare aggirare sul punto la normativa statale”.

Intanto divampano le polemiche. “Sono quattro anni – ha attaccato il consigliere regionale Edoardo Rixi (Lega Nord) – che dai banchi dell’opposizione chiediamo chiarimenti sulle consulenze date in house a società come Datasiel, Arpal, Liguria Ricerche o altri carrozzoni pubblici, che solleviamo dubbi sulla tenuta del sistema sanitario regionale e sul problema cronico delle fughe sanitarie, che ci opponiamo alle “creative” operazioni di scarica-debiti su Arte, travestite da valorizzazione del patrimonio pubblico. Ora che la Corte dei Conti si è espressa
avvalorando, purtroppo, i nostri dubbi e le nostre, a questo punto, fondate paure, chiediamo che l’assessore al Bilancio Rossetti rassegni le sue dimissioni visto che ha dimostrato totale incapacità a ricoprire il ruolo assegnatogli”.

“Ma prima di andarsene, visto che ha messo la Regione sull’orlo del precipizio, deve venire a spiegarci insieme al presidente Burlando quale sia il loro “piano B” per rimediare ai loro disastri che hanno portato oggi la Liguria a serio rischio default”.

Da parte sua l’assessore al Bilancio Rossetti ha commentato: “E’ una parifica complicata quella della Corte dei Conti nei confronti del rendiconto 2013 della Regione Liguria per questo come Regione non escludiamo il ricorso per annullare in tutto o in parte le prescrizioni richieste. Siamo soddisfatti perché emerge chiaramente il rispetto delle norme nella compilazione e gestione del bilancio e per il riconoscimento della cancellazione dei 420 milioni di derivati che erano nel nostro bilancio dal 2004, del contenimento generale della spesa regionale, del rispetto del patto di stabilità, degli obiettivi intermedi della spesa dei fondi comunitari e del miglioramento dei conti della sanità. Esprimiamo però stupore sui residui attivi e cioè i crediti per 91 milioni che noi vantiamo nei confronti dello Stato che la Corte ci chiede di cancellare”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.