Genova. “Tra venerdì e sabato il carcere di Genova Pontedecimo ha vissuto momenti delicatissimi a tratti drammatici, dovuti al ricovero in codice rosso di un bambino di appena quattro mesi, figlio di una detenuta presso l’Istituto genovese”. A comunicarlo è Fabio Pagani, Segretario Regionale Uil penitenziari.
“Non solo diciamo basta ai bambini in carcere, ma è ridicolo e irresponsabile che nel carcere di Genova Pontedecimo, in presenza di 151 detenuti ( 79 donne e 72 Uomini ) e in presenza purtroppo di un bambino, l’ASL e l’Amministrazione Penitenziaria non provvedono ancora ad assicurare all’istituto un medico H/24”, rincara Pagani.
“Anche stavolta – aggiunge – l’Istituto ha dovuto contattare la guardia medica. Non solo la grave carenza organica che si registra a Pontedecimo, in riferimento soprattutto al personale di Polizia Penitenziaria femminile ( appena 31 Poliziotte in servizio in reparto) ha rischiato di mettere in ginocchio l’Istituto in termini di sicurezza, solo grazie alla disponibilità e ai doppi turni si è potuto dar seguito al ricovero del bambino e assicurare nello stesso tempo la sicurezza dell’Istituto”.
Ieri la madre detenuta e il bambino sono stati dimessi dal Gaslini. “Ci si augura che i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e l’ASL possano garantire da subito il servizio Sanitario a Pontedecimo H/24 ”, conclude il sindacalista.