Bardonecchia. Squadre in campo con il lutto al braccio e doveroso minuto di silenzio, in ricordo del compianto Paolo Borea, il n° 1 nella storia del direttori sportivi blucerchiati, in una cornice di pubblico già in “forma campionato”, con sventolii di bandiere e cori a squarciagola, a sostegno dei propri beniamini, che, anche questa volta, Mihajlovich tiene sul terreno di gioco per 60 minuti (45+15) per tempo.
Le novità, nella prime assegnazioni delle maglie, sono rappresentate da Cacciatore al posto di De Sivestri, dalla conferma di Rizzo nel ruolo di centrale difensivo, in attesa del rientro di Mustafi dalle vacanze post-mondiale (o di un neo acquisto: Mario Yepes o Jonathan Mensah? stando ai rumors di mercato) e Sansone invece di Eder, schierato nella ripresa come punta centrale dei tridente (anche qui in attesa del chiacchierato Berghessio?).
Sampdoria 1° tempo (4-3-3): Da Costa; Cacciatore, Rizzo, Gastaldello, Regini; Soriano, Palombo, Krsticic; Gabbiadini, Okaka, Sansone.
Marcatori: Okaka al 9′ e 19′, Gabbiadini al 39′, Regini al 21′, Sansone al 36′, Soriano al 40′.
Sampdoria 2° tempo (4-3-3): Da Costa (al 31′ Massolo); De Silvestri, Fornasier, Salamon, Costa; Duncan, Obiang, Renan; Wszolek, Eder, Fedato.
Marcatori: Eder al 7′, Renan al 32′, Obiang al 43′.
Ancora un buon test per la Sampdoria (da segnalare l’assenza di Campaña per un affaticamento muscolare), considerato che, per precisa scelta di Sinisa, la società ha optato per una “soft escalation” negli impegni estivi nel ritiro in Val Susa (questa volta l’avversario partecipa al Campionato di Serie D), con il voluto intento di poter meglio mettere in atto i nuovi schemi approntati dal duo Mihajlovich-De Leo, nel programmato passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3 e dobbiamo dire che, ad oggi, sembra tutto okay, ma – come sempre – saranno poi gli incontri con avversari di pari valore, ad esempio quello con l’Eintracht Francoforte (quando bisognerà cercare di mettere in bacheca un Trofeo in memoria di Vujadin Boskov, tanto per restare in tema di grandi blucerchiati che ci hanno lasciato), a stabilire se è stata una scelta premiante.