Arenzano. Figlio d’arte, con un po’ di sangue tortonese nelle vene, retaggio di quando Villa Figoli ospitava la “Colonia Marina di Alessandria”, creando i presupposti per far nascere la storia d’amore fra i suoi genitori, Luca Calcagno, scuola Genoa, è un moderno giocatore offensivo, completo nei fondamentali, proprio per la formazione nel NAGC di provenienza e che – per il forte senso di appartenenza che lo contraddistingue – ha indossato per ben 6 anni i colori del Libraccio di Arenzano, lasciando di anno in anno cadere le offerte che gli sono man mano pervenute.
La novità che ci ha indotto ad incontralo, è la fresca notizia del suo trasferimento al Varazze 1912 F.C., dove – con la prestigiosa casacca nerazzurra – dovrà rimettersi in gioco, non più da “numero uno” (nonché capitano) quale era nel suo vecchio team, ma come uno dei tanti… insomma un bel cambio di rotta, per il “lupo di mare” arenzanese!
Da persona ricca di valori, qual è, prima di parlare della sua nuova società, Calcagno, spende parole importanti nei confronti dei suoi ex compagni: “Saranno sempre nel mio cuore, insieme abbiamo effettuato un percorso, che ci ha portato dalla Terza alla Prima categoria, grazie ad un rapporto di vera amicizia, che ci ha consentito di superare ogni ostacolo incontrato in campo”.
“E’ anche merito loro – continua il numero 7 – se una società come il Varazze, ha deciso di puntare su di me e, di questa opportunità concessami, sento di dover ringraziare tutta la dirigenza nerazzurra, assicurando il massimo impegno in questa nuova avventura”.
Il management varazzino, dopo il passaggio di Alberto Corradi al Mantova, in qualità di “vice Juric”, ha affidato la panchina a Maurizio Damonte, ex Cogoleto, assicurandosi, tra l’altro, le prestazioni del bomber Lorenzo Anselmo (dall’Arenzano), il portiere Jacopo Provato (ex Bragno e Albissola) e confermando elementi importanti quali Cesari, Amos, Enrico Damonte, Frecceri e… il mercato non finisce oggi!
“Sono giocatori d’indubbio valore, che alzano l’asticella degli obiettivi della squadra, credo ci sia la possibilità di disputare un campionato importante” – conferma Calcagno, cui non abbiamo risparmiato la domanda su quali siano stati i giocatori che più lo hanno colpito durante i mondiali brasiliani: “Tra i portieri, ho apprezzato Navas del Costarica, come difensore il tedesco Hummels, a centrocampo Schweinsteiger ed in avanti colui che avrebbe dovuto, a parer mio, ricevere il premio come miglior giocatore della rassegna iridata, il colombiano James Rodriguez”.
E se vogliamo fargli un complimento, fatte le debite proporzioni di “categoria”, le movenze di Luca Calcagno, richiamano la memoria proprio del 10 di Cùcuta.