Genova. La Corte di Appello di Genova, presieduta da Maria Rosaria D’Angelo, ha confermato la condanna inflitta in primo grado nei confronti di Alfredo Cospito e Nicola Gai, i due anarchici imputati per l’attentato a Roberto Adinolfi, all’epoca di Ansaldo Nucleare, compiuto il 7 maggio 2012.
Cospito era stato condannato a 10 anni e otto mesi, Gai a 9 anni e 4 mesi. I giudici hanno riconosciuto la sussistenza delle finalità terroristiche dell’attentato.
La sentenza ha quindi rispecchiato la richiesta dei procuratori generali Antonio Lucisano e Pio Macchiavello. Secondo la pubblica accusa, si è trattato di “un attentato per finalità terroristiche o di eversione”. I due imputati oggi non erano presenti in aula, come nelle scorse udienze, e sono attualmente detenuti nel carcere di Ferrara.
I difensori, Gian Mario Ramondini di Torino (Gai) e Flavio Rossi Albertini di Roma (Cospito), nella scorsa udienza
avevano chiesto la derubricazione del reato in lesioni personali aggravate. “Leggeremo le motivazioni – hanno detto all’uscita dall’aula – e valuteremo se ricorrere in Cassazione”.