Genova. “È assurdo che a Genova non si sia ancora trovata, in vent’anni di promesse e progetti, un’area adeguata da destinare ad autoparco per le centinaia di tir che ogni giorno transitano sotto la Lanterna da e per il porto di Genova. A causa dell’inerzia delle amministrazioni rosse che si sono susseguite a Palazzo Tursi, molto sensibili alle richieste commerciali delle Coop ma totalmente indifferenti verso gli operatori dell’autotrasporto, i camionisti che arrivano nella nostra città trovano come unica area a loro riservata un piazzale-groviera, pieno di fosse tappate con lastre metalliche di fortuna, privo dei più elementari requisiti di sicurezza, per di più con tariffe a “stallo” da capogiro”.
Questa la denuncia di Edoardo Rixi, capogruppo della Lega Nord nel Comune di Genova, che annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente all’assessore competente per sapere a che punto sia la realizzazione di un autoparco per la sosta dei mezzi pesanti, funzionale alle attività portuali. “Visto che probabilmente questa giunta non ha idea in che condizioni si trovino a lavorare gli autrasportatori genovesi, e non solo – dice Rixi – invito fin da ora gli assessori competenti Crivello, Oddone e Bernini a fare un sopralluogo nelle aree di Campi per verificare di persona la situazione”.
“Ricordo che l’area che oggi ospita l’autoparco – gli stalli sono affittati ai camionisti con tariffe tra i 180 e i 220 euro più Iva al mese, il doppio rispetto ai prezzi applicati in Basso Piemonte – è di proprietà dell’Amt, che oltre a non eseguire i più banali interventi di manutenzione ordinaria per esempio di asfaltatura e di illuminazione, ha abbandonato lì carcasse di vecchi bus. Sappiamo che circa tre mesi fa è naufragata l’ipotesi di acquisto da parte dell’Autorità Portuale di Genova dell’area di Campi perché Amt, per rimpinguare le proprie casse, ha chiesto 11,4 milioni di euro, mentre la disponibilità dell’Ap era di 10 milioni. Ci vogliamo augurare che dietro al fallimento della trattativa non ci siano i soliti appetiti delle Coop, che purtroppo abbiamo visto come spesso condizionino le decisioni di certi assessori comunali.
Vorrei sottolineare che da circa 20 anni si discute della realizzazione di un autoparco a Genova per cui sono state successivamente individuate possibili aree (ex Colisa, Campi, Trasta, aree ex Ilva di Cornigliano e aree aeroportuali), ma ancora non si è arrivati a una soluzione definitiva. A Genova sono circa 1.700 le imprese di autotrasporto attive con circa 10 mila addetti che quindi costituiscono una preziosa quanto fondamentale risorsa sia per il tessuto economico cittadino sia per la quotidiana operatività del nostro scalo. Secondo quanto denunciano i sindacati e le associazioni di categoria sempre più spesso si verificano casi di “delocalizzazione” delle imprese di autotrasporto – con conseguente perdita di occupazione per il territorio genovese – nelle limitrofe Piemonte e Lombardia, regioni dove sono presenti aree di sosta attrezzate per il ricovero dei mezzi e per l’accoglienza dei camionisti, a meno di 100 chilometri dallo scalo genovese e disponibili a prezzi decisamente più competitivi rispetto a quelli applicati a “stallo” a Genova. Se non vogliamo che Genova perda un comparto economico strategico come quello dell’autotrasporto e che il primo porto del Mediterraneo entri in un’irrimediabile sofferenza infrastrutturale, chiediamo che si ascoltino le istanze legittime delle associazioni di categoria. Ci risulta che Trasportounito abbia inviato già da tempo un dettagliato dossier sulle aree di Campi a tutte le autorità competenti e abbia fatto una richiesta urgente di risposte che soddisfino il fabbisogno di parcheggi per chi opera per il porto e per i siti industriali e commerciali della nostra città.
In attesa che si sbrogli la matassa tra AP, Regione, Comune e Aeroporto per trovare una sede definitiva e consona alla realizzazione di un’infrastruttura vitale sia per il porto sia per la città – spesso congestionata dalla circolazione e dalla sosta dei tir diretti allo scalo – chiediamo un intervento urgente al Comune per la messa in sicurezza dell’area Campi. In questa direzione dovrebbe attivarsi anche la Regione, impegnata da un ordine del giorno presentato dal nostro gruppo il 28 maggio e approvato all’unanimità dal consiglio”.