Genova. Il direttore nazionale dell’Inail Giuseppe Lucibello, al termine di un incontro con i sindacati durato circa due ore, ha dichiarato la disponibilità dell’istituto a rivedere l’attuale situazione genovese relativa alle pensioni amianto e a riprendere in mano la partita delle revoche.
“In pratica l’istituto è pronto a riesaminare la documentazione che gli mandammo a fine 2010 su Ansaldo, Ilva ed ex Italimpianti – spiega Antonio Perziano. “In concreto per esempio l’Inail aveva riconosciuto come in possesso dei requisiti i lavoratori impiegati nei reparti a freddo dell’Ilva, ma la direzione regionale e provinciale non hanno mai recepito quell’indicazione”.
Secondo i sindacati potrebbero essere circa 300 su un totale di 700 i lavoratori che potrebbero così andare in pensione a breve. Il 6 agosto, alle 14 è stato fissato un incontro con tra sindacati e direzione regionale e provinciale per riprendere in mano queste situazioni. “I casi di revoca sono 700, non li recuperemo tutti così, ma almeno intanto risolveremo un po di casi eclatanti. Poi riprenderemo la lotta settembre perchè la soluzione deve essere legislativa”.
Rispetto ai tre casi segnalati di morti per mesotelioma a cui era stata respinta rendita ai superstiti, Lucibello ha detto che saranno esaminati a breve.
Inoltre l’istituto ha garantito che fornirà i dati relativi ai casi di tumore da amianto dal 2010 al 2013 e si impegnerà con la Regione per il ripristino del registro sui mesoteliomi, chiuso proprio nel 2010.