Genova. E’ stato condannato a un anno, con la condizionale, Gianluca Depretto, il sacerdote genovese insegnante dei Padri Scolopi, accusato di appropriazione indebita. Secondo l’accusa, l’ex cappellano della Costa Concordia aveva speso 38 mila euro delle casse dell’istituto per
compere personali.
Il prete, assistito dall’avvocato Alessandro Sola, si è sempre difeso sostenendo di avere fatto spese per i confratelli e non per se stesso.
Depretto è anche a processo per un’altra appropriazione indebita perché avrebbe preso una dozzina di quadri di pittori fiamminghi del XVI e XVII secolo, spariti dall’istituto Calasanzio.
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