Genova. Il presidente della Cooperativa Radio Taxi Genova Stefano Benassi interviene in merito all’aggressione subita in servizio dal collega sulle alture di Pra’ la scorsa domenica notte.
“Purtroppo è l’ennesimo episodio che dimostra lo stato di grave precarietà e insicurezza in cui si trova a dover operare la nostra categoria – dice Benassi – prendere la chiamata da alcuni quartieri che di notte si trasformano in autentici Bronx si traduce in una scommessa col destino per il collega che sceglie di fare la corsa, costretto dalla necessità di fare quadrare i conti della giornata. Oggi, in tempi di crisi, i tassisti mettono a repentaglio la propria vita per pochi euro: è il caso del collega minacciato col coltello a Pra’ e derubato di un incasso di poco più di 50 euro (non 300 come è stato erroneamente riportato da qualche organo di informazione).
Per risolvere la drammatica situazione in cui oggi ci troviamo a lavorare purtroppo a poco servono tavoli istituzionali se non sono finalizzati a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi che la nostra categoria si accolla per garantire un pubblico servizio, essenziale nelle ore notturne per la mobilità cittadina.
L’unica arma a nostra disposizione per limitare gli episodi come quello di Pra’ è il ricorso alla tecnologia che non sempre, qualora il mezzo sia provvisto anche di telecamere, può essere preventiva, ma utile solo al riconoscimento dell’autore di un reato.
Per il resto, a scopo precauzionale abbiamo già attivato la richiamata sul cliente con numero coperto: la Cooperativa quindi non accetterà più chiamate sospette effettuate con l’incognito, proprio come quella della scorsa notte a Pra’, ma chiederà all’utente il numero su cui verrà richiamato”.