Genova. Agg. 12. Come preannunciato il lunedì nero è arrivato. A Genova, il Caf di corso Torino è stato letteralmente preso d’assalto: lunghe code fin dal primo mattino con centinaia di persone accalcate. E’ intervenuta la polizia e un’ambulanza per una anziana che ha accusato un malore.
Sarà un vero e proprio giorno nero per gli italiani questo lunedì, data in cui scadono i termini per i primi versamenti della Tasi (la nuova imposta comunale sui servizi) e dell’Imu (su seconde case, negozi, immobili d’impresa e anche su alcune abitazioni principali e pertinenze). Secondo i calcoli della Cgia di Mestre, i contribuenti italiani, siano essi famiglie o imprese, dovranno versare complessivamente quasi 54,5 miliardi di euro.
Parlando di Tasi, a Genova sulla prima casa (da A2 a A7) sarà del 3,3 per mille, con detrazioni decrescenti al crescere della rendita catastale. Per rendite catastali fino a 500 euro ne risparmieremo 114, esentando con tutta probabilità chi già non pagava l’IMU. Chi invece pagava già prima vedrà un progressivo risparmio. Per rendite da 500 a 700 la detrazione sarà di 80 euro, di 50 euro da 700 a 900. Oltre i 900 euro potrà rimanere l’ultimo scaglione di detrazione (50 euro) nel caso in cui il nucleo familiare del proprietario presenti un reddito Isee pari o inferiore a 15mila euro.
Infine le detrazioni per i figli. La legge le ha abolite, il Comune di Genova ha deciso di reintrodurle: per ogni figlio convivente con età inferiore a 26 anni e fiscalmente a carico ci sarà un bonus di 25 euro fino a 500 euro rendita, di 20 euro da 500 a 700, di 15 euro da 700 a 900 e infine sempre di 15 euro con rendite oltre i 900 se in possesso di un reddito Isee fino a 15mila euro. Entro il 16 dicembre il termine del secondo versamento Tasi.
L’Imu, che non esiste più per le prime case e le relative pertinenze (box e cantine, al massimo uno per categoria catastale), rimane invece per le abitazioni principali di lusso (categoria A1, A8 e A9), per gli immobili diversi (ad esempio seconde case o appartamenti dati in uso gratuito ad un parente), così come per i capannoni e gli immobili ad uso industriale. Non cambiano le aliquote rispetto all’anno scorso: 10.6 per mille per le seconde case e simili, 5.8 per mille per le abitazioni di lusso, 8.5 per mille per gli immobili affittati a canone concordato. Il tutto andrà calcolato sulla rendita catastale rivalutata del 5% e poi ancora moltiplicata a seconda del tipo di immobile (nel caso abitazioni, cantine e box va moltiplicata per 160).
Le imprese dovranno versare l’ Irpef, le addizionali Irpef, l’ Ires, l’ Irap, l’ Iva e tutta una serie di altre imposte minori. L’elenco ufficiale delle scadenze fiscali per il mese di giugno è pubblicato sul sito del Ministero dell’ Economia.