Genova. Indagini chiuse nei confronti di Lorenzo Castè, ex consigliere regionale eletto nel 2005 tra le fila di Sel e poi passato al gruppo Udeur-Sinistra indipendente.
L’ex consigliere è accusato di peculato perché avrebbe presentato ricevute false per farsi rimborsare spese di rappresentanza.
In particolare, Castè avrebbe portato false fatture per oltre 147 mila euro in spese di ristorazione effettuate in due soli ristoranti. E ancora, oltre 13 mila euro di ricevute, sempre false, per giornali e riviste, oltre 56 mila euro per spese di rappresentanza, riunioni e convegni e infine 8 mila euro per acquisti di vini. Le spese contestate vanno dal 2008 al 2010.
L’inchiesta nasce dalla trasmissione degli atti da parte della Corte dei conti ligure che sta indagando sulle spese della passata legislatura. Negli scorsi mesi, infatti, i magistrati contabili avevano spedito a 97 consiglieri delle lettere di chiarimenti sulle spese effettuate nel corso della passata legislatura. Nel corso dei controlli, i magistrati contabili insieme alla guardia di finanza avevano riscontrato delle irregolarità commesse da Castè e avevano trasmesso gli atti al pm Massimo Terrile. .