Genova. Nessuno provi a smarcarsi e a scaricare la responsabilità delle scelte, e indirettamente anche dello sgombero, sul partito democratico. E’ questo il messaggio, nemmeno tropo velato, del Pd genovese sulla questione Buridda. Il segretario della principale forza politica cittadina, Alessandro Terrile, lo ha scritto chiaramente ieri sera sulla sua pagina Facebook e lo ha ribadito oggi ai nostri microfoni: “O siamo tutti sulla stessa barca o se c’è il liberi tutti rischiamo di andare a finire contro un muro”.
La riunione di maggioranza di domattina a Tursi “non sarà una resa dei conti” prova a rassicurare Terrile, ma il clima sarà tutt’altro che armonioso: “Non chiediamo la testa di nessuno – dice – ma chiediamo a tutti i partiti della maggioranza di farsi carico della complessità dei problemi. L’impressione anche in questa vicenda è stata di un certo isolamento del Pd. Il Comune con quel comunicato in cui diceva di non saper nulla ha cercato di smarcarsi, la lista Doria e Sel si sono smarcate. Non possiamo andare avanti con i soli 12 consiglieri del pd che si sentono responsabili nei confronti della città”.
E sui vari “non sapevo” di Sindaco e assessori: ““Non credo che per la politica la soluzione migliore sia quella di nascondersi dietro la responsabilità di altri e quindi credo che questa amministrazione e tutti i partiti che la sostengono debbano metterci la faccia e riavviare al più presto il dialogo con i ragazzi del Buridda per trovare una soluzione”.
“Perché non è proseguito il dialogo per trovare un luogo alternativo? Chi nell’amministrazione comunale doveva condurre la trattativa?” aveva scritto ieri Terrile sulla sua pagina Facebook, e oggi ribadisce: ““Consideriamo lo sgombero del Buridda innanzitutto una sconfitta della politica perché si poteva evitare l’intervento delle forze dell’ordine continuando il dialogo iniziato dalla giunta Vincenzi. Si sapeva che la sede di via Bertani doveva essere venduta perché cui c’era da trovare un equilibrio tra i vari interessi”.
Intanto questa sera alle 21 in piazza San Giorgio, di fronta alla ex scuola Garaventa temporaneamente occupata sabato, i ragazzi del Buridda faranno un’assemblea in piazza per discutere le prossime iniziative.
Resa dei conti o no, domani nella riunione di maggioranza il Pd, forte anche dei risultati delle amministrative di ieri, striglierà ben bene i suoi alleati: “Vogliamo proseguire con più decisione e con la forza di difendere le scelte che fa l’amministrazione”. Affermazione che fa scivolare in secondo piano la questione Buridda e suona piuttosto come un avvertimento per le prossime discusse decisioni che il Comune dovrà prendere, a partire dalla Gronda di ponente.