Genova. “La road map è chiara, in queste ore stiamo decidendo come affrontare questa situazione”. Valeria Garotta, assessore comunale con delega ai Rifiuti, si è rivolta all’Aula Rossa con una breve informativa sulla situazione Scarpino, concordata questa mattina in riunione capigruppo a Tursi, in attesa dei lavori per rispettare le prescrizioni ambientali della Provincia di Genova o di una deroga del sindaco Marco Doria.
“L’autorizzazione ci consentirebbe di portare rifiuti fino a dopo l’estate – ha spiegato all’aula Garotta – Ma in questi mesi uno degli strumenti che rivelano la presenza di percolato ha manifestato una quota superiore rispetto alle prescritte”. Di qui l’iter che ha condotto Scarpino sull’orlo della chiusura. “La discarica poi è monitorata costantemente per rilevare eventuali spostamenti del corpo rifiuti all’interno – ha sottolineato l’assessore – ma non sono emersi problemi di stabilità”.
Venti giorni fa la Provincia di Genova aveva comunicato la sospensione dello smaltimento rifiuti, dando ulteriori 20 giorni alla Regione per individuare siti alternativi. Dal canto loro Comune e Amiu si erano attivati per provvedere al collocamento della spazzatura. “Si è cercato di capire l’origine di questa anomalia e approfondire dal punto di vista tecnico – ha detto Garotta – Amiu ha messo a disposizione una serie di dati che però richiedono un tavolo con tutti gli altri enti, non a caso sono in corso incontri tra Regione e Provincia per decidere come proseguire”. E se per una parte dei rifiuti è stata individuata la discarica di Vado a Savona, l’incertezza in città c’è ancora. “Per il momento non si registrano disservizi – ha dichiarato Garotta – siamo in grado per almeno due giorni di proseguire senza problemi, ma auspichiamo che in queste ore cruciali si trovi una via d’uscita a un problema originato dalle precipitazioni dei mesi scorsi, tutto questo mentre stiamo impostando il percorso per uscire dall’emergenza generale e che prevede raccolta spinta dell’organico nei prossimi mesi, con il servizio porta a porta per gli esercizi, l’estensione ai cittadini entro il prossimo anno e due impianti per la separazione umida per allinearsi alle prescrizioni ministeriali”.
“Bene, era ora – ha commentato Antonio Bruno, capogruppo Fds – Peccato che i cittadini di Genova dovranno pagare una tariffa maggiore, perché, nonostante i miei costanti inviti e le petulanti proposte negli anni scorsi, non sia ancora stato costruito un impianto di trattamento dei rifiuti umidi nel nostro Comune”.
Intanto la Provincia di Genova ha confermato la sospensione dell’autorizzazione al ricevimento dei rifiuti nella discarica. La decisione dei tecnici dell’ente è stata annunciata dal commissario Piero Fossati che ha detto “rispetto ai documenti e ai dati presentati i nostri tecnici hanno valutato che allo stato attuale non sia possibile prorogare il conferimento nella discarica”. L’emergenza Scarpino sarà al centro di un prossimo consiglio comunale monotematico come richiesto da molti consiglieri.