Respinto l’emendamento che aboliva i richiami vivi: cacciatori soddisfatti, ma per gli ambientalisti è “imbarazzante”

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Liguria. L’emendamento che proponeva l’abolizione della cattura e dell’utilizzo degli uccelli selvatici come richiami vivi è stato respinto per poche decine di voti, questa mattina alla Camera dei Deputati in seno alla legge Europea 2013 bis. A favore dell’emendamento si sono espressi il Movimento 5 stelle, Sel, Scelta civica, buona parte di Forza Italia, gran parte del Gruppo misto. Contro l’emendamento hanno invece votato la Lega, Fratelli d’Italia e il Pd, sostenuti dal parere del Governo.

Grande soddisfazione da parte dei cacciatori, come il capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, Francesco Bruzzone. “I rappresentanti del Movimento 5 Stelle farebbero meglio a impegnare il loro tempo e i loro sforzi su altri problemi, occuparsi di cose più urgenti, anziché intraprendere azioni di questo tipo, che hanno solo l’obiettivo di cancellare aspetti della cultura rurale che risalgono alla notte dei tempi. La loro superficialità ha trovato uno stop in Parlamento: spero che questo gli sia da insegnamento, per iniziare a farli tornare con i piedi per terre, facendoli ragionare su proposte più concrete e più utili per i cittadini”.

Ben altra visione, ovviamente, quella degli ambientalisti. “Respingere l’emendamento – dichiarano Animalisti italiani, Enpa, Cabs, Lac, Lav, Leida, Lipu – BirdLife Italia, Vas, Wwf Italia – e mantenere intatto l’uso dei richiami vivi, semplicemente rimettendolo in deroga, è una scelta imbarazzante, che fa male all’Europa e fa male alla natura e che vale come anticamera per la condanna comunitaria”, spiegano.

“L’articolo proposto dal Governo non solo non risolverà la procedura ma aggraverà la gestione della materia, aumentando il carico delle deroghe italiane. Siamo ormai di fronte ad un Paese in deroga, che in tema ambientale, pur carico di procedure e condanne, continua a chiudere le porte ed aprire le finestre, con danno enorme per il patrimonio naturale e per senso del diritto. Oggi tuttavia siamo fieri delle decine di deputati che hanno preso le parti della natura e delle regole da rispettare, e che con i loro interventi hanno nobilitato il Parlamento italiano. Ringraziandoli per l’appoggio appassionato e consapevole, ripartiamo per l’azione sul Senato, dove daremo battaglia, perché finalmente, contro la violenza di tradizioni futili e illegittime come quella dei richiami vivi, prevalgano il diritto, il buon senso, la civiltà”, concludono.

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