Regione Liguria, 73 milioni di investimenti per depuratore Recco e condotta Darsena

depuratore recco

Regione. “Due grandi investimenti da 50 e 23 milioni. Con il depuratore di Recco si affronta il tema dell’infrazione europea, veramente molto importante e da risolvere, mentre l’installazione della condotta del depuratore della Darsena avrà una ricaduta positiva dal punto di vista turistico sulla zona del Porto Antico. A fronte di alcuni depuratori che ancora ci preoccupano, per i quali non abbiamo ancora raggiunto questo punto, e che sono gli ampliamenti di Borghetto e Imperia più il depuratore di Rapallo, ce ne sono ormai tanti per cui siamo invece in fase operativa”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa le opere pubbliche per il depuratore intercomunale di Recco e per la condotta della Darsena a Genova, insieme con l’assessore regionale all’Ambiente Renata Briano, l’assessore all’Ambiente del Comune di Genova Valeria Garotta, il presidente dell’Autorità Portuale di Genova Luigi Merlo, i sindaci di Recco, Dario Capurro, Pieve Ligure, Adolfo Olcese, Sori, Paolo Pezzana, l’amministratore delegato di Mediterranea delle Acque Gianluigi Devoto, Fabio Giuseppini e Valter Seggi di Iren Acqua Gas.

L’intervento per il depuratore intercomunale di Punta Sant’Anna a Recco, è stato commissionato dall’Ente d’Ambito dell’ATO Centro-Est della Regione Liguria ed è costato 50 milioni 984 mila euro provenienti da fondi interamente derivati da rientri tariffari. I lavori erano iniziati a settembre 2012 e si concluderanno a dicembre 2015 per l’impianto in galleria, mentre a dicembre 2017 verranno conclusi i lavori per le condotte. La struttura entrerà in funzione nel dicembre 2015. Il depuratore intercomunale che servirà i territori di Recco, Uscio, Avegno, Camogli, Sori e parte di quelli di Pieve Ligure e Lumarzo è in fase di costruzione. L’opera principale riguarda il potenziamento dell’impianto in galleria, ma comprende anche alcuni interventi accessori: la posa dei collettori delle condotte di adduzione reflui da Camogli, Sori e parte di Pieve Ligure; la posa delle condotte di scarico a mare di Recco (principale e d’emergenza); gli interventi di adeguamento della viabilità (rifacimento del ponte di San Nicola, per garantire l’accesso all’impianto di mezzi idonei alla costruzione e alla gestione del depuratore); gli interventi di protezione delle aree (costruzione della scogliera a mare) e alcune opere architettoniche (nuovi volumi tecnologici e di servizio esterni, sistemazione percorsi pedonali e carrai). Il nuovo impianto è progettato per servire 35.000 abitanti equivalenti, il massimo dei potenziali utenti della zona che il depuratore può accogliere, considerati i residenti, i fluttuanti e le attività economiche presenti. La qualità delle acque di smaltimento in uscita rispetterà le prescrizioni delle norme in materia, mentre l’impatto dei cattivi odori sarà minimizzato, utilizzando tecnologie all’avanguardia e posizionando il camino all’interno della torre faro sul molo. In considerazione dei vincoli ambientali e logistici, è stato sviluppato un progetto di impianto con trattamento biologico a membrane MBR, tecnologia che unisce un’elevata efficienza depurativa a un minimo ingombro, un’elevata flessibilità di funzionamento, una limitata produzione di fanghi biologici, un notevole grado di stabilità degli stessi e una qualità dell’acqua idonea al riutilizzo per usi secondari. L’intervento è diviso in lotti: è stato già completato il rifacimento del ponte San Nicola; sono terminate le opere civili preliminari di preparazione delle gallerie (demolizioni e risanamenti superficiali); è in corso la realizzazione della nuova scogliera di protezione a mare, i cui lavori termineranno il prossimo mese di agosto. Inoltre, è già stato affidato il lotto relativo al comparto biologico, compreso il sistema MBR; sono in corso le procedure di gara per l’aggiudicazione del lotto finale delle opere civili, il cui inizio lavori è previsto per agosto 2014. Infine, si stanno avviando le procedure di gara europea per il restante lotto impiantistico. Il termine dei lavori propedeutici alla messa in funzione del depuratore è previsto per dicembre 2015. Il progetto si completerà con il collegamento con Camogli, Sori e parte di Pieve Ligure, nonché con l’adeguamento della condotta di scarico a mare, la cui conclusione è prevista per l’estate del 2017.

La condotta di scarico a mare del depuratore della Darsena nel porto di Genova, è stata commissionata dall’ Ente d’Ambito dell’ATO ed è costata 23 milioni 808 mila euro interamente provenienti da rientri tariffari. I lavori erano iniziati nel 2009 e si concluderanno a fine 2018. L’operatività della struttura è prevista per il 2018. Sono in corso i lavori per realizzare la condotta di scarico a mare del depuratore della Darsena e, a terra, per la ristrutturazione e il potenziamento della stazione di sollevamento delle acque reflue, oltre alle opere connesse. L’impianto, collocato nel Porto Antico, è dedicato all’area centrale genovese, nel territorio compreso tra San Bartolomeo del Fossato (Sampierdarena) e Carignano, comprese le aree delle Riparazioni navali, ed è adeguato per servire 220.000 abitanti equivalenti. La progettazione dell’opera si è sviluppata nel corso del 2008 per rispettare le prescrizioni della legge regionale n. 43 del 16 agosto 1995 in materia di tutela delle acque dall’inquinamento, che dispone l’allontanamento dalla costa dei punti di scarico. La condotta a mare è composta da tubazioni in acciaio intonacato con malta cementizia, ha una lunghezza totale di 2.750 metri e una profondità massima di 33 metri. L’intervento si sviluppa in ambito portuale, interferisce col traffico marittimo e le ordinarie attività portuali, ed è tecnicamente complesso per la necessità di oltrepassare la diga foranea con la condotta sottomarina. La sua complessità ha reso necessario un coordinamento con l’Autorità Portuale di Genova circa le attività di dragaggio in corso per ottimizzare l’intervento da un punto di vista economico e tecnico, considerato che la posa della condotta non poteva che avvenire a valle delle opere di dragaggio. L’opera permette di completare l’adeguamento dell’intero sistema di depurazione dell’area urbana genovese. Al momento i lavori di posa della condotta sottomarina si trovano tra Calata Oli Minerali e il limitare interno della diga foranea. L’intera opera è finanziata con i rientri tariffari. Attualmente l’investimento è al 50% circa dell’intero ammontare.

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