Rapallo. Inizia ufficialmente oggi – a livello operativo – il mandato di Carlo Bagnasco in veste di Sindaco di Rapallo. Questa mattina, il primo cittadino ha voluto incontrare i dirigenti e i dipendenti comunali per illustrare quelle che saranno le modalità operative e gli obiettivi dell’amministrazione comunale. Nel mezzo, l’incontro con i giornalisti.
“Da oggi siamo al lavoro e con grande entusiasmo – osserva Bagnasco – Saremo attivi già di prima mattina, perché la città versa in uno stato di degrado che non le si addice e la voglia di fare è davvero tanta. Rapallo cambierà in meglio e lo farà grazie all’apporto di una maggioranza solida e composta da persone motivate e preparate. Dirò di più: nei prossimi giorni, i consiglieri di maggioranza (a spese di Carlo Bagnasco in veste di privato cittadino) seguiranno il corso di formazione effettuato dall’Istituto Bruno Leoni, dove apprenderanno nozioni di diritto amministrativo e tutto quanto è necessario sapere per svolgere al meglio e con competenza il ruolo di consigliere comunale”.
Il Sindaco Carlo Bagnasco chiude subito la porta a veleni ed attacchi personali: “Darò pochissima soddisfazione per quanto riguarda le polemiche, non fanno parte del mio carattere – puntualizza – Le iniziative da avviare sono talmente tante da non lasciare spazio per le diatribe. Abbiamo dalla nostra l’affetto dei cittadini e non esistono rancori nei confronti di nessuno: collaboreremo con tutti, opposizione inclusa, e in particolare con i Comuni vicini. Ieri mi ha contattato anche il Sindaco di Sestri Levante, Valentina Ghio, anche lei appartenente alla nuova generazione: avvieremo un dialogo costante anche con la città bimare”.
Al termine dell’incontro con gli organi di stampa, Bagnasco ha voluto tener fede ad una promessa stretta fin dall’inizio della campagna elettorale: ha rimosso la porta che separa l’ufficio del Sindaco a quello riservato alla segreteria. “E’ un gesto che simboleggia il rapporto di massima trasparenza che voglio intrattenere sia con i collaboratori, sia con i cittadini – conclude Bagnasco – Non ho neppure ritirato il telefono di servizio: ho il mio cellulare, continuerò ad usare quello pagando la tariffa a mie spese, non voglio nessun benefit: il cambiamento parte anche da questo”.