Genova. “La nostra battaglia continua, va avanti”. Lo striscione srotolato questo pomeriggio su Palazzo Ducale lo testimonia: dopo la protesta al Giro d’Italia, i lavoratori di Piaggio Aero Sestri Ponente portano ancora una volta le loro istanze nel centro di Genova.
Lo fanno con l’enorme “Piaggio Aero non si tocca” che campeggia su piazza De Ferrari, mentre domani a Roma ancora una volta si proverà a far cambiare idea all’azienda, immobile sul piano di dismissione della produzione nello stabilimento genovese.
“Domani – spiega Vito Isgrò, Fiom rsu Piaggio Aero Sestri Ponente – onestamente non ci aspettiamo granché, ma questo non vuol dire che ci fermeremo. Andremo avanti per difendere la nostra fabbrica e questa città. Basta con questa storia: gli accordi di programma devono diventare esigibili, non è possibile che le aziende si prendano la parte migliore dell’accordo di programma, portino a termine la loro speculazione edilizia e poi se ne vadano”.
Dal Ducale si vede bene la sede della Regione Liguria e viceversa. “La Regione ha firmato un’accordo, doveva essere il garante. Se questi sono i garanti ho dei forti dubbi sul futuro del nostro Paese. Il lavoro va difeso con tutte le nostre forze e noi lo faremo”.