Genova. Il centro sociale Buridda è stato sgomberato questa mattina. Sul posto è ancora presente un grande spiegamento di forze di polizia e sono molte le persone che hanno accolto l’appello lanciato dallo Sportello per il Diritto alla Casa e sono accorse in via Bertani.
Il provvedimento di sequestro risale alla fine del 2012 ed è stato firmato dal gip Roberto Fucigna su richiesta dei pubblici ministeri Cotugno e Ranieri Miniati. Contro il centro sociale di via Bertani erano stati presentati vari esposti da parte di un giudice della Corte di appello di Genova, residente nella zona. Ufficialmente Tursi dice di non sapere nulla dello sgombero, ma i giovani accorsi in presidio in fondo alla strada non ci stanno: “E’ una chiara decisione politica”, dicono.
Ma non sono gli unici a non vedere di buon occhio lo sgombero. “Una cosa assurda – ha dichiarato un’operatrice sociale dell’Asl mentre si stava recando al lavoro – credo che questo sia un ulteriore atto che la città compie contro i giovani, che sono ostacolati qualunque cosa facciamo. Io ho votato questa amministrazione, ma credo che debba vergognarsi”.