Genova. Dopo una serie di ammanchi sospetti in una una ditta di forniture di sistemi informatici per farmacie, il titolare ha controllato le registrazioni dei sistemi di sorveglianza, e, amaramente ha scoperto gli autori: alcuni dipendenti infedeli. così si è recato al Commissariato Pré per denunciare i furti nel magazzino di materiale hardware e software, per decine di migliaia di euro, il tutto avvenuto negli ultimi tre anni.
Formalizzata la denuncia, le indagini svolte dagli investigatori del Commissariato Prè hanno rivelato che due mettevano in vendita sul E-bay computer e hardware di vario genere a prezzi competitivi. Questo materiale, non commerciabile per la particolarità del prodotto, era compatibile con quello sottratto alla ditta che aveva subito i furti.
Per verificare se i componenti informatici in vendita fossero proprio quelli sottratti, il titolare ha effettuato un acquisto facendosi spedire il pacco ad un indirizzo fittizio, per non insospettire i “venditori”.
Accertato che il materiale era quello rubato, dall’analisi dei pacchi spediti, gli investigatori hanno individuato due dipendenti che, utilizzando indirizzi e-mail e recapiti di anziani parenti, vendevano su internet quanto sottratto dalla loro ditta. Sono stati effettuati anche accertamenti sul tenore di vita degli stessi: i due si permettevano acquisti di auto, moto o altri beni di consumo non compatibili con il loro stipendio.
I due dipendenti “infedeli”, con alle spalle dieci anni di attività lavorativa, sono stati denunciati per il reato di furto aggravato.