Genova. Le lamentele erano cominciate a fine gennaio perché quel locale in piazza Cavour alla sera faceva spettacoli con musica ad alto volume. Un primo intervento degli agenti del reparto Ambiente della Polizia Municipale conferma che il livello sonoro è troppo alto e procede con la contestazione.
La normativa vigente prevede che, in questi casi, venga inviata una informativa alla magistratura per il reato di disturbo della quiete pubblica e il magistrato, quando i reclamanti sono molti come in questo caso, può in prima battuta disporre il sequestro degli strumenti utilizzati per recare disturbo.
Così, dopo alcuni giorni, su disposizione del magistrato, gli agenti sono tornati per fare il sequestro, ma nel locale non c’era nessun strumento musicale o altro. Tutto finito allora? No, perché il nuovo trend del locale è far portare tutta la strumentazione a chi si esibisce all’interno, compresi mixer e casse. Una formula sicuramente vantaggiosa, meno spese e, soprattutto, niente da sequestrare.
Passa qualche tempo e arrivano alla Polizia Municipale altre lamentele per i rumori e gli agenti vanno e riscontrano nuovamente livelli fuori norma nel volume delle emissioni sonore. Parte nuova segnalazione alla magistratura, questa volta con l’indicazione che nel locale non ci sono strumenti né attrezzature di proprietà.
La risposta arriva in fretta: il magistrato dispone il sequestro del locale. La sera del cinque giugno due pattuglie della Polizia Municipale si sono recate davanti sul posto e, dopo aver notificato il provvedimento al titolare, hanno messo i sigilli alle porte.