Genova. “Stiamo valutando tutte le soluzioni possibili, sono al vaglio diverse ipotesi”. Lo ha detto il sindaco di Genova, Marco Doria, durante il confronto che si è svolto ieri con Regione, Provincia, Comune e tecnici per trovare l’alternativa alla chiusura della discarica di Scarpino, imposta dalla Provincia per l’eccesso di percolato che sta producendo il sito e per la stabilità della montagna di rifiuti presenti in discarica. Ieri, infatti, è scaduta l’autorizzazione integrata ambientale sospesa a metà maggio.
La prosecuzione temporanea dell’attività potrebbe essere consentita solo da un’ordinanza specifica e urgente del sindaco per motivi di salute pubblica.
Per lo smaltimento di 180 tonnellate giornaliere di rifiuti dagli altri Comuni del territorio provinciale genovese, secondo quanto reso noto dal Dipartimento Ambiente della Regione Liguria, è disponibile l’impianto di Boscaccio a Vado Ligure, sulla base di un accordo di programma elaborato dalla Giunta regionale.
Lo stesso Dipartimento ha informato intanto Provincia e Comune che nei prossimi giorni arriveranno a Genova anche gli esperti dell’istituto di ricerca per la protezione idrogeologica, centro di competenza della Protezione Civile Nazionale, che offriranno il loro supporto scientifico per valutare in collaborazione con i tecnici dei diversi enti le condizioni di stabilità della discarica.