Regione. “Non sono mai stato assente alle riunioni della commissione VI da me presieduta, se non per causa di forza maggiore come è avvenuto il giorno 11 giugno 2014. Tuttavia, avendo saputo con largo anticipo della mia impossibilità a partecipare, a causa di una visita medica a Milano, il cui appuntamento aspettavo da tempo, mi sono premurato di verificare che sarebbero stati presenti o il vicepresidente Rocca o il delegato della minoranza Garibaldi: avuta conferma della presenza di uno di loro, ho proceduto a convocare la commissione”.
Il consigliere Armando Ezio Capurro, attaccato ieri dal collega Melgrati (Fi) ribatte punto per punto all’accusa di assenteismo lanciata dal capogruppo forzista in Regione.
“La mia assenza era più che giustificata e mi sono premurato di non arrecare disservizi, come può testimoniare il consigliere Garibaldi e la funzionaria Parodi – continua – la mia assiduità e la conferma del mio impegno quale presidente della commissione VI è testimoniata dal fatto che ho convocato e presieduto la commissione anche mercoledì 4 giugno quando ero impegnato nel ballottaggio a Rapallo”. Inoltre, “per incentivare i lavori della commissione che si tengono il mercoledì informo che: a gennaio 2014 ho convocato e presieduto una riunione supplementare giovedì 30 gennaio, a marzo 2014 ho convocato e presieduto una riunione supplementare lunedì 10 marzo e giovedì 27 marzo e infine a aprile 2014 ho convocato e presieduto una riunione supplementare giovedì 3 aprile”
“Appare pretestuoso, ingiustificato e offensivo della mia persona e delle istituzioni l’attacco del consigliere di Forza Italia Melgrati che, per l’ennesima volta, ha perso l’occasione di stare zitto e che dimostra la sua totale mancanza di eleganza, nonostante gli abiti di buon taglio: l’eleganza non dipende dall’abito indossato”, conclude Capurro.