Liguria. Arresti domiciliari all’ex ministro Claudio Scajola. Questa è la decisione presa dal della libertà di Reggio Calabria, che ha accolto in parte il ricorso dei suoi legali, Giorgio Perroni e Elisabetta Busuito.
La decisione dei giudici è stata depositata stamani e Scajola, dopo che il provvedimento sarà notificato al carcere romano di Regina Coeli, dove è detenuto dall’8 maggio, sarà trasferito nella sua casa di Imperia.
L’avvocato Perroni ha spiegato di aver comunicato subito la decisione del Riesame alla moglie dell’ex ministro e ha chiarito, inoltre, che al momento i giudici hanno depositato il dispositivo di concessione dei domiciliari per Scajola, accusato di aver favorito la latitanza dell’ex parlamentare Fi Amedeo Matacena, e che bisognerà attendere 15 giorni almeno per le motivazioni.
”Noi – ha detto il legale – avevamo depositato 100 pagine di ricorso per spiegare, tra le altre cose, che mancano i gravi indizi di colpevolezza e che sono venute meno le esigenze cautelari”.
Il tribunale ha invece rigettato il ricorso di Chiara Rizzo che dovrà rimanere nel carcere di Arghillà dove ha saputo della notizia da uno dei suoi avvocati, Bonaventura Candido.