Genova. Lo avevamo ribadito con forza il 16 ottobre 2012 di fronte alle inaccettabili dichiarazioni dell’allora Questore di Genova Mazza (attuale Questore di Roma) quando egli tentò di smentire una denuncia pubblica del SILP CGIL.
Il nostro sindacato aveva denunciato che nei confronti dello stesso erano stati avviati i procedimenti prescrittivi previsti dal decreto legislativo nr. 758 del 19.12.1994 finalizzati alla messa in sicurezza
immediata di alcuni luoghi di lavoro presenti presso la caserma Ilardi di Genova Sturla per la tutela della salute dei lavoratori”, per le le violazioni della normativa sullo smaltimento o manutenzione dei manufatti
contenenti amianto.
Ricordiamo che per sbloccare la vertenza e far intervenire l’autorità giudiziaria competente (Organo di Vigilanza – Dipartimento P.S. Ufficio Centrale Ispettivo) il SILP CGIL dovette segnalare tali violazioni
alla Procura della Repubblica di Genova.
Ebbene oggi sappiamo che il Questore Mazza recentemente è stato condannato a pagare una sanzione di € 1.600 per le violazioni di tale normativa, evidentemente perpetrate all’interno della caserma.
Quindi il SILP CGIL di Genova aveva ragione!!!
Ma oggi contestualmente emerge una clamorosa beffa che svilisce quell’immagine istituzionale che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza dovrebbe far di tutto per mantenere trasparente ma invece…..nulla
di tutto questo!
Ebbene in piena spending review, con una categoria senza risorse, che subisce il blocco contrattuale e degli automatismi stipendiali, nel bilancio del Ministero dell’Interno viene
costantemente alimentato un capitolo di spesa utilizzato per rimborsare anche i datori di lavoro della Polizia di Stato per l’importo delle sanzioni inflitte dall’autorità giudiziaria!
Quindi il Questore Mazza dopo aver fornito il proprio IBAN alla Prefettura di Genova, dopo nemmeno 20 giorni dall’esazione è stato tranquillamente rimborsato.
La beffa è doppia perché l’Amministrazione avrebbe l’obbligo di rivalersi sui datori di lavoro rimborsati, per i quali successivamente venga stabilito che le sanzioni siano state irrogate per violazioni
perpetrate dolosamente o per colpa grave, ma sembrerebbe che nessuno provveda a tali verifiche!!
In pratica, siccome l’organo competente a valutare i comportamento dei datori di lavoro è composto da medici della Polizia di Stato (normalmente gerarchicamente sottordinati a Questori e Dirigenti vari)
le verifiche passano in cavalleria.
Nel caso della sanzione inflitta al Questore Mazza, il SILP CGIL lo aveva diffidato da mesi e mesi a rispettare la normativa vigente senza ottenere alcun riscontro, quindi, essendo ben consapevole di
violare la normativa vigente come si può sostenere che non sussistesse quanto meno la colpa grave???
Ma non finisce qui! Il danno erariale su tutto il territorio nazionale per i numerosissimi ed onerosi rimborsi elargiti ai vari datori di lavoro della Polizia di Stato, aggiunti a tutte le altre analoghe situazioni in
essere per tutte le aree riservate del Comparto Sicurezza, ammonta a cifre importanti presumibilmente nell’ordine di centinaia di migliaia di euro annuali!
Un altro interessante argomento da sottoporre alle sezioni delle Corte dei Conti territorialmente competenti.
Per quanto concerne la sanzione inflitta e rimborsata al Questore Mazza il SILP CGIL valuterà di attivare al più presto quella genovese per le valutazioni del caso.
Roberto Traverso, segretario provinciale Silp Cgil