Genova. “Visto che hanno il coraggio di venire in chiesa e di affermare che hanno il massimo rispetto per noi, potrebbero venire da noi a dirlo direttamente in faccia, nessuno li mangerebbe. Anzi sarebbe un bel gesto andare dalla mamma, stringerle la mano e dirle ‘signora mi dispiace'”.
Sara Palmerino e la mamma di Daniela Fratantonio commentano così, a margine della messa per le vittime di Molo Giano, a un anno dalla tragica notte in cui il 30enne, sottocapo di Rapallo, perse la vita insieme alle altre 8 vittime, le poche parole pronunciate oggi da Stefano Messina “solo rispetto”, ad della compagnia armatrice della Jolly nero, che la notte del 7 maggio di una anno fa si schiantò contro la torre piloti nel porto di Genova.
La famiglia Messina ha preso parte alla cerimonia seguendola in fondo alla chiesa.