San Martino, Rosso e Melgrati: “Intensificare controlli e sopralluoghi”

monoblocco san martino

Genova. Le morti sospette per infezioni polmonari, il rogo le cui cause sono ancora da accertare ma che ha portato alla morte di un paziente e ora un episodio di cui si è poco parlato, la caduta di un controsoffitto nel reparto di cardiochirurgia. Tante emergenze, insomma, che segnalano la necessità di un monitoraggio costante del principale nosocomio genovese. Sul punto sono intervenuti oggi i consiglieri regionali di Forza Italia Matteo Rosso e Marco Melgrati: “Siamo venuti a conoscenza del fatto che in data 19/04/2104 alle ore 13 circa è caduto il controsoffitto nel reparto di cardiochirurgia, M6 levante. Se la notizia dovesse corrispondere al vero, visto che dell’episodio passato in sordina poco o nulla è dato sapere, rappresenterebbe l’ennesimo fatto molto grave. Parrebbe che le cause siano state le tubazioni vetuste del condizionamento. Di fronte a questo ultimo pesantissimo avvenimento, che evidentemente fa emergere la situazione di grave degrado della struttura , abbiamo presentato un interrogazione urgente per sapere se le nostre notizie corrispondono al vero e se si è provveduto alle riparazioni a regola d’arte attraverso un intervento risolutivo”.

“E’ proprio di questi ultimi giorni inoltre la notizia del decesso di una persona, forse a causa di un infezione presa all’interno del reparto di Urologia del San Martino, una altra tegola pesantissima per il nosocomio genovese”.

Ed è proprio collegato a questo ultimo episodio che Rosso e Melgrati fanno sapere che in settimana incontreranno alcuni familiari e pazienti che sono stati ricoverati al San Martino: “Alla luce degli ultimi accadimenti siamo stati contattati da una serie di persone che hanno evidenziato dei forti dubbi e ci hanno chiesto di visionare le loro cartelle cliniche. Crediamo che a questo punto sia importante, e noi per primi ci stiamo attivando in questo senso, mantenere alta l’attenzione sul San Martino anche con sopralluoghi più frequenti che possano essere utili per contribuire nei confronti dei pazienti ad avere una certezza maggiore relativamente alle condizioni igieniche sanitarie e di sterilità della struttura”, concludono Rosso e Melgrati.

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